Cronache

Joe Bastianich e l’accusa del Fisco "Non sono un evasore fiscale"

Bastianich si smarca dalle accuse di aver evaso il Fisco: "Non ho commesso alcuna evasione fiscale, tantomeno da un milione di euro"

Joe Bastianich e l’accusa del Fisco  "Non sono un evasore fiscale"

Joe Bastianich non ci sta a passare per un evasore fiscale. "Se mai ho fatto degli errori, non erano intenzionali e sono stati in buona fede. Ho 33 ristoranti nel mondo, non sono sempre lì, se ho sbagliato non è perché volevo rubare, truffare, fare il nero, com’è che si dice in Italia?" ammette con il suo slang italo-americano.

"Non c'è evasione, querelo chi lo dici"

Ma andiamo per gradi. Intervistato del Corriere della Sera, il noto imprenditore precisa: "Non ho commesso alcuna evasione fiscale, tantomeno da un milione di euro, come leggo in queste ore su molti siti online. Scrivono cose sbagliate, parlano di redditi non dichiarati". Serio in volto come quando assaggia una pietanza a Masterchef: "Abbiamo ricevuto dal fisco un avviso di accertamento, su un fatturato di 950 mila euro regolarmente dichiarato nel corso di tre anni. È per il Ristorante Orsone, a Cividale del Friuli. Ci contestano che, da agosto 2013 a inizio 2015, abbiamo pagato tasse agevolate come agriturismo invece che come ristorante".

Bastianich non solo si smarca dalle accusa ma vuole anche spiegare come è andata la controversia: "L’abbiamo aperto come agriturismo nell’agosto 2013. Dopo pochi mesi, ci siamo accorti che l’inquadramento non funzionava. Per esempio, non potevamo stare aperti tutti i giorni. Perciò, abbiamo chiesto di trasformarlo in ristorante, ma la pratica è stata accettata solo a inizio 2015. La contestazione riguarda il periodo di mezzo". Un errore che fa ballare meno di 300mila euro: "Non certo un milione, appunto!", e aggiunge: "Il mio avvocato mi assicura che non c’è evasione e che querelerà chi lo dice. Infatti, la Procura di Udine ha archiviato il procedimento penale. La vicenda va avanti dal 2016, non so perché è tornata alla ribalta adesso".

Il motivo - come spiega il CorSera - è che Bastianich dovrà convicere la commissione tributaria. Che vada bene o male, è certo di una cosa: "Se succede, sono disposto a pagare.

Lo dico perché per me questa è una storia triste, sono trascinato sui giornali per qualcosa che è iniziato e che va avanti puro e giusto".

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