Cronache

Kafka, spunta una sua lettera "scomparsa" scritta sul lago di Garda

Spunta una lettera scritta da Franz Kafka che era ritenuta scomparsa indirizzata nel 1913 al suo carissimo amico di Praga Felix Welsch

Kafka, spunta una sua lettera "scomparsa" scritta sul lago di Garda

È stata trovata una lettera "scomparsa" di Franz Kafka, scritta nel 1913 nel rinomato sanatorio del dottor von Hartungen sul Lago di Garda.

Ne scrive la Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz), con un grande articolo del germanista Jan Buerger, consulente dell'Archivio della letteratura tedesca a Marbach, che si è imbattuto casualmente nello scritto, trovato per caso scartabellando in mezzo ad un faldone contenente una raccolta di autografi di celebri autori, passata di eredità in eredità ad un'anziana signora di Ludwigsburg.

Il fatto è che questa lettera, indirizzata ad uno dei più cari amici di Praga di Kafka, Felix Welsch, risultava esser andata perduta. Ed invece eccola qua, l'originale, con tanto di intestazione del sanatorio del dottor von Hartungen, frequentato peraltro anche da Thomas Mann (che qui mise in scena il suo racconto "Tristano", del 1902).

La grafia di Kafka è nitida, riconoscibilissima: "No, Felix, non andrà bene - scrive all'amico - niente andrà bene con me. Qualche volta credo che non sono più sulla Terra, ma che mi aggiro da qualche parte nel Limbo (lui in realtà scrive Vorhoelle, "pre-inferno"). Tu pensi che la consapevolezza della propria colpa sia per me un aiuto, una soluzione, no, il senso di colpa ce l'ho soltanto perchè per la mia natura è la forma più bella di pentimento?". E ancora: "Il senso di colpa è solo un volere indietro le cose.

E appena è così, cresce molto più terribile che il pentimento una sensazione di libertà, della liberazione, di un senso di soddisfazione compatibile con le circostanze, ben oltre ogni rimorso".

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