Cronache

Kylie Jenner, la self-made che divide gli Stati Uniti

Kylie Jenner, la più piccola di casa Kardashian, è stata eletta da Forbes come la più giovane miliardaria di sempre a soli 21 anni. Ma, almeno sul piano economico, il ruolo della giovane divide l'opinione pubblica statunitense

Kylie Jenner, la self-made che divide gli Stati Uniti

Forbes ha pubblicato il 5 marzo la classifica dedicata alle persone più ricche al mondo, quelli che godono di patrimoni miliardari e infatti sono billionaires. Spicca, tra gli under 30, la ventunenne Kylie Jenner: gli amanti del makeup sanno benissimo che ha una sua azienda, la Kylie Cosmetics, che si impone con forza in particolare nel segmento dei prodotti per le labbra. Per tutti gli altri è nota come personaggio mediatico, complice anche il legame familiare con Kim Kardashian. Hanno la stessa madre, la matriarca Kris, ma il padre di Kylie è l'ex olimpionico Bruce Jenner, diventato Caitlyn Jenner nel 2015 al termine di un percorso di transizione sessuale.

Forbes la definisce come la più giovane self-made miliardaria al mondo, con un valore stimato di un miliardo di dollari e la piazza al posto 2.057 su un totale di 2.153. Potrebbe essere un dato tra i tanti, considerato gli straordinari patrimoni di altri protagonisti presenti in classifica, che fanno impallidire quelli della giovane imprenditrice. Eppure il riconoscimento di Forbes fa discutere per quel self made che a qualcuno non sembra andare giù.

In rete e non solo negli States, l'idea che Jenner sia self-made suscita perplessità per non dire astio: come è possibile che si sia fatta da sola se viene da una famiglia ricca? Il concetto di self made fa il paio con "unaided" ovvero senza aiuti o capitali di partenza: davvero Jenner non ha mai ricevuto una spinta per dare vita al suo business?

C'è anche chi si chiede se il concetto di self made andrebbe rivisto nell'era dei social: avere un plotone di follower, 128 milioni quelli di Jenner su Instagram, fa la differenza rispetto a un brand fondato da una persona sconosciuta ai più. Non manca il parallelo con Mark Zuckerberg, che rispetto a Jenner gioca in un'altra categoria, ma che pure ha avuto meno di 30 anni ed era già miliardario: è paragonabile un social che connette miliardi di persone una più tradizionale azienda che si occupa di cosmetica?

Il dibattito corre su Twitter ma anche sui grandi media, Washington Post compreso che ha dedicato un articolo al tema. Forbes spiega in breve quali sono comunque i segreti del successo della celebrity che ha saputo trasformarsi in makeup mogul, raggiungendo volumi di vendita pari a 360 milioni di dollari nel 2018. Nel novembre 2018 ha raggiunto un accordo di distribuzione con il beauty retailer Ulta e ha investito, all'origine, 250mila dollari provenienti da altre sue attività per pagare una società terza che producesse 15 mila dei suoi kit per labbra. Inoltre Forbes sottolinea che Jenner viene da una famiglia ricca ma che ha fatto leva soprattutto sui milioni di follower di cui gode sulle varie piattaforme. Insomma, la famiglia può essere benestatante ma poi le scelte di business vanno fatte e quelle non si può chiederle in prestito a cognati e nipoti.

Anche Jenner però deve fare attenzione; come scrive Forbes, neanche i più ricchi sono immuni dalle forze economiche della storia o dai momenti di debolezza dei mercati. Rispetto all'anno prima, ci sono 55 miliardari in meno rispetto al totale della classifica attuale ferma a 2.153 presenze. Il 46% è comunque più povero, per modo di dire, di un anno fa.

Insomma i miliardi bisogna saperli fare, e anche tenerseli, self made o no.

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