Cronache

L’importanza del gusto sugli yacht: è boom di cucine da masterchef

Per due armatori su tre la cucina è lo spazio più importante in barca. Lo yacht status symbol cede il passo a quello funzionale e affidabile

L’importanza del gusto sugli yacht: è boom di cucine da masterchef

Non solo spiagge e beach club che si aprono sulla poppa, ponti per l’atterraggio di elicotteri e ogni sorta di lusso e stravaganze. Ma anche abbattitori di temperatura, centrifughe, forni a vapore, estrattori, azoto liquido, macchine per la pasta e il pane, gelatiere e così via. Sono questi alcuni degli strumenti immancabili richiesti dagli armatori dei SuperYacht negli ultimi anni. Secondo un’indagine di Cantiere delle Marche (fondato nel 2010 da Ennio Cecchini, amministratore delegato, Vasco Buonpensiere, direttore Sales & Marketing e Gabrile Virgili, imprenditore anconetano di grande rilevanza sul territorio, presidente del Cantiere delle Marche e proprietario della facility di CdM, leader mondiale nella costruzione di Explorer Yacht in acciaio e in alluminio tra gli 80 e i 110 piedi con una quota del 60% del mercato mondiale) è la cucina lo spazio a cui gli armatori dedicano più attenzione.

I risultati della ricerca sui nuovi trend della nautica da diporto tra un campione di 100 armatori di superyacht equamente suddiviso tra Americhe, Asia, Europa e Australia, realizzato dal prestigioso cantiere anconetano, indica come il superyacht è oggi diventato una vera e propria seconda dimora per 1 armatore su 3. Non solo, sempre più spesso gli yacht stazionano fuori dai porti e per questo gli armatori richiedono spazi e volumi superiori capaci di imitare i luoghi di una vera casa, con ampi spazi, compreso lo stoccaggio con dispense e cantine per i vini. Tra questi, la cucina da MasterChef è divenuta una vera e propria priorità sia per ospitare chef stellati durante le occasioni speciali, sia perché sono gli stessi armatori a volersi cimentare ai fornelli per i propri ospiti e la propria famiglia.

Nel dettaglio, dall’indagine emerge che lo yacht status symbol cede il passo al concetto di nave capace di esplorare luoghi finora inaccessibili e di accogliere con tutti i confort. Infatti, i risultati dimostrano che per l’85% degli armatori l’acquisto di un superyacht è dettato dalla passione per il mare, solo l’8% confessa di farlo per ragioni di status e rappresentanza. Tra le finalità di acquisto spiccano la voglia di privacy (65%) che uno yacht riesce a garantire, ma soprattutto la volontà di trascorrere più tempo con la propria famiglia (71%) durante la vita di bordo. Driver fondamentali rimangono comunque lo spirito di libertà che la navigazione trasmette (56%), il senso di condivisione che si prova e si offre ai propri amici (47%) e l’informalità che permette anche negli incontri sociali più importanti (37%). Sicurezza e confort sono una priorità per il 72% mentre la grandezza della barca è fondamentale solo per il 12%.

Tra i “must have” la cucina professionale è indispensabile per il 61% del campione, seguita da un’ampia gamma di toys (55%) dall’acqua scooter al jetovator, mentre risultano staccate le piscine con il wet bar (bar in acqua) 38% o l’infinity pool 21% (piscina a livello del mare). “I risultati dell’indagine fotografano una realtà che si è ormai affermata. I nuovi armatori sono davvero appassionati del mare con tanta voglia di navigare e vivere appieno la bellezza della natura e delle coste viste dal mare. La capacità dello yacht di accogliere molte persone e dare la possibilità di vivere in maniera conviviale le giornate in mare è una delle caratteristiche che più ci viene richiesta quando insieme all’armatore definiamo le linee guida dei nostri progetti”, commenta Vasco Bonpensiere, direttore commerciale di Cantiere delle Marche. Svela anche il progetto in atto circa la costruzione di un nuovo Explorer Yacht oltre i 30 metri per un cliente asiatico che ha specificatamente richiesto una cucina completamente in acciaio inox, con due forni da ristorante (uno per cotture al vapore e l’altro tradizionale), un abbattitore, una salamandra, un pass con scaldavivande, attrezzature per il sottovuoto, ampi piani di lavoro e una cella frigorifera.

E prosegue descrivendo il varo dello scorso anno del M/Y Storm, la flagship della gamma Darwin Class di 35 metri costruito e pensato per permettere all’armatore di vivere in totale comfort per diversi mesi all’anno … navigando i mari del nord. Anche in questo caso, con una cucina di quasi 20 metri quadrati, è stata data massima attenzione alla suddivisione delle aree di lavoro. In particolare è stata concepite diverse aree: una per la cottura, una per la preparazione, una per l’ impiattamento e lo sgombero e una per lo stoccaggio freddo; in più una cambusa a secco. Poi viste le lunghe navigazioni, la barca è stata attrezzata con 6 frigoriferi e 4 freezer, e un dissalatore per acqua e ghiaccio. Una richiesta in comune su tutte? “Una buona macchina per il caffè espresso italiano”.

Gli yacht oggi sono ormai pensati come vere è proprie case o complessi hotel galleggianti dove trascorrere lunghi periodi dell’anno; per questo le richieste sono orientate verso la vivibilità degli spazi con altissimi standard funzionali e qualitativi alla pari delle caratteristiche tecniche delle barche stesse.

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