Cronache

Ladro ucciso, i pm ora frenano: "Può essere legittima difesa"

Dopo averlo accusato di omicidio volontario, i pm rivedono la posizione di Francesco Sicignano: "Non ci sono certezze". E spiegano: "L'iscrizione per omicidio volontario è a garanzia dell'indagato"

Ladro ucciso, i pm ora frenano: "Può essere legittima difesa"

"Non c'è nessuna certezza, non vogliamo criminalizzare nessuno. Può benissimo essere stato un caso di legittima difesa al 100 per 100". La procura della Repubblica di Milano corre ai ripari, dopo l'eco mediatica e lo sconcerto popolare sollevato dalla decisione di indagare per omicidio volontario Francesco Sicignano, il pensionato di Vaprio d'Adda che ha ucciso un ladro penetrato nella sua abitazione. "Ci sembra che la vicenda stia sfuggendo di mano", ha spiegato questa mattina alla stampa Alberto Nobili, il sostituto che coordina le indagini.

"Certamente - ha aggiunto il magistrato - ci sono delle incongruenze che vanno approfondite, ma non possiamo affatto escludere che alla fine tutto abbia una spiegazione che conferma il racconto di Sicignano. Ma in teoria è anche possibile che alla fine le indagini accertino qualcosa di diverso. Quindi abbiamo dovuto ipotizzare anche il reato più grave, come forma di garanzia verso lo stesso indagato".

Tecnica processuale e impatto mediatico, insomma, sono entrate in rotta di collisione. Per questo la Procura si è resa conto che la gestione dell'indagine come è stata condotta finora rischiava di risultare incomprensibile all'opinione pubblica. E da questo nasce la decisione di Nobili, d'intesa con il procuratore Edmondo Bruti Liberati, di chiarire alla stampa il senso delle scelte compiute finora.

"La modifica dell'ipotesi di reato (da omicidio colposo a omicidio volontario, ndr) si è resa necessaria per poter compiere tutta una serie di accertamenti", ha spiegato Nobili che era accanto al pm titolare del fascicolo, Antonio Pastore. Il messaggio "garantista" lanciato dalla Procura è confermato anche dalla valutazione che Nobili ha fatto delle presunte incongruenze nel racconto di Sicignano. Il fatto che il colpo mortale abbia attraversato il ladro dall'alto in basso non signfica che il pensionato abbia mentito: "Poteva essere piegato su se stesso, oppure il proiettile potrebbe essere stato deviato da un osso". E anche se risultasse alla fine che il ladro non si trovava più all'interno dell'abitazione ma sulle scale questo non porterebbe a escludere la legittima difesa: "Conta più la dinamica che il luogo dove è avvenuto". E non si può neanche escludere che dopo essere stato colpito il ladro abbia potuto camminare per alcuni secondi.

È possibile, insomma, che al termine degli accertamenti balistici e medico legali Sicignano venga scagionato: "Io me lo auguro - ha detto Nobili - l'importante per adesso è stemperare il clima e assicurare che non c'è nessun accanimento".

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