Economia

Quel debito dimenticato che torna fuori

Panico post-voto sui mercati: "E con la fine del Qe sarà peggio"

Quel debito dimenticato che torna fuori

Il più grande fondo d'investimento del mondo, Blackrock, ha ieri avvertito: il risultato elettorale italiano è stato il peggiore possibile e, prima o poi, i titoli di Stato ne subiranno le peggiori conseguenze. Vendeteli. È solo una questione di tempo. Se fino ad ora i mercati non hanno quasi reagito all'esito delle urne del 4 marzo è perché non è ancora avvenuto l'innesco della bomba. Ma questo è dietro l'angolo: quando un'Italia ingovernabile - o, ancora peggio, governata da una coalizione di «partiti anti-establishment» tipo Lega-M5s - si avvicinerà alla fine degli acquisti mensili di titoli di Stato della Bce (che potrebbe avvenire già da settembre), le vendite sui titoli di Stato cominceranno a farsi sentire. E lo spettro di un altro 2011, con lo spread alle stelle, tornerà ad aggirarsi da queste parti.

Per questo il numero due degli investimenti di Blackrock, Scott Thiel, consiglia di alleggerire le posizioni in Btp. E questo non è un consiglio qualunque: il colosso Usa gestisce masse di risparmi mondiali per 6mila miliardi di dollari (in Italia, con oltre il 5%, è tra i primi soci di Enel, Unicredit, Mediobanca, Telecom, Atlantia, per fare qualche nome). E se si muove Laurence Fink, il grande capo di Blackrock, il mercato lo ascolta eccome, in ogni angolo del pianeta.

Per ora non è successo niente. Ma di certo l'avvertimento del fondo americano è stato registrato nelle grandi piazze finanziarie. Anche perché ricorda, a chi volesse dimenticarselo, che l'Italia non è un Paese normale. Economicamente parlando, gli italiani hanno una zavorra unica tra i grandi Paesi industrializzati: il debito pubblico. Quei 2.280 miliardi di euro che costano circa 65 miliardi l'anno (4% del Pil) di oneri finanziari (i rendimenti da pagare) e che pesano per il 131,5% del Pil. È questo il numeretto più pesante, con il quale siamo secondi dietro al solo Giappone (239%). Anche gli Usa hanno un rapporto alto (107%), ma l'anomalia è tutta e solo italiana perché, a differenza di Giappone o Usa, l'Italia non ha le leve monetarie per gestire il suo debito nei momenti difficili: non stampa la valuta con la quale emette i titoli di Stato e paga le loro cedole, né ne può controllare il cambio. Queste funzioni le svolge la Bce, i cui maggiori aderenti hanno un rapporto debito-Pil ben più basso del nostro (Germania è intorno all'80%, Francia 96%, Spagna 99%).

Ecco allora cosa ci dice Blackrock: voi italiani siete da sempre un po' instabili politicamente, ma ora avete un problema che non vi potete più permettere. Soprattutto quando la Bce smetterà di acquistare quei 30 miliardi al mese di titoli europei e, più in là, quando il suo presidente italiano, Mario Draghi, finirà il suo mandato (tra un anno e mezzo). Tutto qui. E come fare a non essere d'accordo? Perché il problema del debito pubblico non è certo quello di rimborsarlo: nessuno ce lo chiede. Ma di renderlo sostenibile e commerciabile, questo sì. Viceversa nessuno ce lo comprerà più.

Blackrock ha ieri solo ricordato questo concetto elementare. Un po' a tutti. Ma soprattutto a quelle parti politiche che sciaguratamente hanno illuso i propri elettori. Ignorando o facendo finta di ignorare che questo è il tema più importante per il futuro del Paese. E quindi dei suoi figli.

Ed è per questo, e non per i mercati, che servono risposte serie.

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