Cronache

Arcigay critica lo spot del Cornetto: una storia lesbo censurata in Italia

La pubblicità italiana, accusa il presidente, è adattata da quella inglese. Che però ha per protagonista una coppia lesbo

Un fotogramma dello spot inglese, che racconta una storia lesbo
Un fotogramma dello spot inglese, che racconta una storia lesbo

Algida ha lanciato anche in Italia un nuovo spot per il periodo estivo, che pubblicizza quello che forse è il prodotto più diffuso del marchio, il Cornetto. Un cortometraggio cliccatissimo su Youtube, dove in un mese e mezzo ha ottenuto oltre quattro milioni di visualizzazioni, che però non è piaciuto all'Arcigay.

Il filmato segue lo svolgersi di una storia d'amore che nasce tra due sconosciuti, complice un viaggio in pullman e un pizzico di "stalking" sui social network, con in sottofondo un brano di Cesare Cremonini.

Non è tanto il soggetto ad avere indispettito l'associazione, quanto piuttosto il fatto che lo spot sia stato "adattato" da quello utilizzato per il mercato inglese. Con una differenza: se la coppia raccontata nel primo video era un coppia lesbo, nella versione italiana l'amore sboccia invece tra due eterosessuali.

Il video, ha detto a Klauscondicio Flavio Romani, presidente dell'Arcigay, "è altrettanto bello", ma "una grandissima azienda come questa, che produce prodotti di primo livello, non può censurare uno short movie così bello e delicato".

L'accusa, insomma, è di avere pensato di dover adattare lo spot a un mercato differente. Logica contestata da Romani, che spiega: "Credo che l'Italia sia ampiamente pronta a vedere una coppia formata da due uomini o due donne".

Il presidente di Arcigay ha ricordato altri casi in cui pubblicità che coinvolgevano coppie gay sono state diffuse all'estero, ma non in Italia, come quando la Fiat lanciò in Spagna dei modelli speciali di 500 in occasione del Gay Pride madrileno. "Ci vuole coraggio", ha detto, aggiungendo che uno spot come quello pensato da Algida per il mercato inglese farebbe da noi per i diritti degli omosessuali "più di tante dichiarazioni di politici".

Immediata la risposta del senatore Carlo Giovanardi (Ncd), che ha difeso la scelta di Unilever, multinazionale di cui fa parte Algida. Un'azienda di questo livello, ha detto, "non improvvisa pianificazioni pubblicitarie, ma si orienta in base a precise ricerche.

Io rispetto le loro strategie commerciali e penso che ognuno possa fare tutte quelle che vuole".

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