Cronache

L'assalto e i pugni al poliziotto Il NoTav incastrato da un video

Andrea Bonadonna fermato dopo gli scontri al G7 alla Reggia di Venaria. Un video lo incastra. E sulla pagina social del consigliere grillino insulti alla polizia

L'assalto e i pugni al poliziotto Il NoTav incastrato da un video

Per evitare l'arresto di un "compagno", Andrea Bonadonna, leader del centro sociale torinese Askatasuna, colpisce con un pugno un poliziotto. Sono due agenti contro tre antagonisti ma il colpo sferrato da Bonadonna è chiaro, evidente. Per questo è stato arrestato ieri dalla Digos con l'accusa di aggressione a pubblico ufficiale durante i tafferugli al G7 di Torino (guarda il video).

"Abbiamo messo in piedi tre giorni di preoteste senza sporcare un muro - ha detto Bonadonna poco prima di essere fermato - il nostro stile è sabaudo, ma radicale". A giudicare del video pubblicato da Repubblica, si direbbe più radicale che sabaudo. Il pugno contro il poliziotto si vede chiaramente ed è stato proprio il filmato, con ogni probabilità, a far scattare il fermo differito. Bonadonna infatti è stato bloccato una volta tornato a Bussoleno dopo la conclusione della guerriglia di Venaria.

Quaranta anni e una vita passata nel centro sociale torinese Askatasuna, da qualche tempo Bonadonna si è trasferito in Val di Susa per protestare contro la Tav e aprirsi una birreria. Ieri ha incassato l'appoggio del Movimento Cinque Stelle con la consigliera del Movimento 5 Stelle in Regione Piemonte, Francesca Frediani, che su Twitter ha scritto: "Sembra impossibile. Andrea libero subito". Grillini e antagonisti, che bella accoppiata. L'uscita della consigliera ha scatenato ovviamente la condanna della politica. Matteo Renzi su Facebook ha attaccato quegli "squallidi amministratori comunali che non hanno avuto la forza, o la voglia, di spendere una parola per prendere le distanze da certe formazioni anarchiche o presunti tali, da centri sociali, da persone abituate a vivere di violenza quantomeno verbale".

E la rissa del G7 di Venaria si ripete, in perfetto stile grillino, anche sulla pagina social della Frediani. Il Segretario Nazionale del Sindacato di Polizia Coisp, Guseppe Brugnano, lascia un commento all'esponente dei 5 Stelle chiedendole di "vergognarsi" e di "dimettersi subito". Nemmeno qualche secondo e sul poliziotto si riversano decine di insulti. "Siete il braccio armato contro i cittadini", scrive Patrza Monica. E Armando non usa mezzi termini: "Poliziotti burattini dei governi ladri infami traditori sionisti massono banchieri di merda. Vergognatevi voi schiavi dei delinquenti mafiosi e gli fate pure il saluto".

Per firmare poi con le consuete Cinque Stelle.

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