Cronache

Licenziare è di sinistra, assumere è di destra

Cari renziani, voi oggi dite che licenziare è di sinistra, noi crediamo che creare posti di lavoro sia di destra

Licenziare è di sinistra, assumere è di destra

Contrordine compagni: licenziare è di sinistra. Lo scrive, lo sottoscrive, lo giura L'Unità, quotidiano fondato da Antonio Gramsci. Adesso, quindi, bisogna riscrivere il passato. Chi ha sempre combattuto gli statali assenteisti? Il Pci, la Cgil, la Cosa rossa, il Pds, i Ds, l'Ulivo e naturalmente il Pd. Chi non sopporta i fannulloni? Sempre loro. Chi odia l'assistenzialismo, il welfare per i furbi, le rivendicazioni dei parassiti? Idem, vedi sopra. Chi crede nella meritocrazia? La sinistra. Chi sogna il posto fisso? Checco Zalone, storicamente di destra. Il Pd invece viene da una tradizione politica e culturale che ha sempre tutelato chi lavora seriamente, soprattutto nella pubblica amministrazione, contrastando con scioperi generali una volta a settimana chi lo impedisce. Se non ve ne siete mai accorti non è colpa vostra. Non ve l'hanno spiegato bene.Adesso per fortuna c'è il renzismo che riscrive la storia di questo Paese, mette le cose a posto, e cambia quei brutti errori di sceneggiatura. Il prossimo passo sarà raccontare che piccoli imprenditori, commercianti e artigiani sono stati l'avanguardia comunista, che hanno sempre votato Cossutta e che la destra cattiva li ha sempre messi all'indice come bottegai ed evasori. Basta ricordare tutti i movimenti e le pubblicazioni che negli anni '70 avevano già nel nome l'identità pro-commercianti: Potere Macellaio, Collettivo Falegnami, Tutto il potere alle partite Iva, Democrazia Pizzicagnola.Benvenuti allora nel mondo alla rovescia, in quello in cui purtroppo o per fortuna viviamo. Licenziare non è di destra o di sinistra. È qualcosa che fa male, che solo i cinici fanno a cuor leggero, e anche quando qualcuno se lo merita non è mai una vittoria. Di certo c'è che la sinistra ha alzato barricate per mantenere i privilegi degli statali. Non per particolare amore, ma perché quello era lo storico serbatoio elettorale di Botteghe Oscure e dei suoi eredi. La sinistra è quella dei diritti acquisiti. Sono i liberali che parlano di opportunità, di dare gli strumenti a chi ha voglia di fare, di abbattere le gabbie delle posizioni definite. È la sinistra che ha considerato intoccabili gli iper-garantiti, lasciando senza futuro e senza lavoro la grande massa di precari, giovani e ormai anche meno giovani. No, cari renziani, la storia dice altro. Voi oggi dite che licenziare è di sinistra, noi crediamo che creare posti di lavoro sia di destra.

Liberale, liberista e libertaria.

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