Cronache

L'India annulla l'ergastolo ai due italiani Bruno e Boncompagni

I due erano in carcere dal 2010 con l'accusa di aver ucciso il compagno di viaggio

L'India annulla l'ergastolo ai due italiani Bruno e Boncompagni

La Corte suprema indiana ha annullato la condanna all'ergastolo nei confronti degli italiani Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni, detenuti dal 2010 e condannati in primo e secondo grado per l'omicidio dell'amico e compagno di viaggio Francesco Montis.

Lo ha annunciato l'ambasciata italiana a New Delhi e la notizia è stata confermata anche dalla Farnesina. Al momento della sentenza l'ambasciatore italiano Daniele Mancini era presente in aula. I due ragazzi, che si sono sempre proclamati innocenti, erano accusati di "delitto passionale" ma il processo è stato circondato da una serie di dubbi e stranezze giudiziarie. Il movente, ad esempio, è stato definito dallo stesso giudice nella sentenza di condanna "non dimostrabile per insufficienza di prove".

"Stavo pensando di venire nei prossimi giorni in India", ha detto Marina Maurizio, madre di Tomaso Bruno, che ha espresso una "grande gioia", "Ma oggi l’ambasciatore Mancini mi ha detto di aspettare un momento perché forse il rientro dei due potrebbe essere abbastanza veloce". Riflettendo poi ancora sulla decisione della Corte Suprema di "mettere da parte" il giudizio dell’Alta Corte di Allahabad, Marina Maurizio ha sostenuto che "è davvero una sentenza importante, perchè ne cancella ben due di altrettanti gradi di giudizio inferiori.

Per questo i nostri legali ci avevano invitato alla prudenza".

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