Cronache

L'infermiera romagnola potrebbe aver ucciso 93 volte

Sotto torchio Daniela Poggiali, l'infermiera dell'ospedale di Lugo che si era fatta fotografare sorridente accanto a una paziente morta

Daniela Poggiali in tribunale a Ravenna
Daniela Poggiali in tribunale a Ravenna

Nei giorni scorsi ne avevamo parlato per alcune foto "imbarazzanti" che la ritraevano sorridente accanto una pazeinte morta. Daniela Poggiali, infermiera 42enne dell’ospedale Umberto I di Lugo, è in carcere dallo scorso 10 ottobre con l’accusa di aver ucciso una sua paziente di 78 anni con dosi letali di cloruro di potassio. Il caso ha destato enorme scalpore. Ne hanno scritto anche i giornali inglesi, alcuni dei quali hanno ribattezzato l'infermiera come "l’angelo della morte".

Il Daily Mail ha intervistato il procuratore capo di Ravenna, Alessandro Mancini, il quale ha rivelato che le vittime dell’infermiera potrebbero essere 93. "La nostra indagine - ha spiegato - mostra che tra il 2012 al 2014 sono stati 93 i pazienti morti durante i turni di Daniela Poggiali. Il più vicino dei suoi colleghi si ferma a 45 decessi. Per tutti gli altri infermieri la statistica è sotto i 30 morti". Al momento, precisa comunque Mancini, "non abbiamo le prove che questi pazienti siano stati assassinati, ma 93 è un numero preoccupante".

Le indagini degli inquirenti per ora si concentrano su 38 pazienti, a cui la donna avrebbe fatto una flebo con il composto utilizzato negli Stati Uniti per le iniezioni letali. "Pensava di essere così intelligente, così furba - aggiunge Mancini - da poter uccidere sotto il naso di tutti. Aveva un senso di potenza che la faceva sentire in grado di fare tutto quello che voleva, anche di togliere la vita a qualcuno. Si sentiva onnipotente come un Dio. Questo è stato il suo errore".

Un dettaglio inquietante. L'infermiera un giorno si mise a scherzare con un medico parlando di una paziente con una brutta prognosi. Avrebbe pronunciato una frase di questo tipo: "Due fiale di potassio e sarebbe tutto risolto".

Il caso Poggiali, come dicevamo, era tornato alla ribalta dopo che il Corriere di Romagna aveva pubblicato alcune foto "compromettenti". In una foto si vedeva l’infermiera sorridente e con il pollice alzato accanto al cadavere di un’anziana. In un’altra, invece, era sdraiata con la bocca aperta imitando in modo crudele la donna che giaceva sul letto di ospedale.

Mancini racconta al giornale britannico di essere rimasto scioccato dalle orribili immagini pubblicate, che mostrano "piacere, soddisfazione, euforia" e di non aver mai visto niente di simile nella sua carriera.

Se dovesse essere condannata per gli oltre 90 omicidi, Poggiali - che ha lavorato negli ospedali per 17 anni - passerebbe alla storia come l’infermiera che ha ucciso più persone in tutto il mondo.

L’attuale detentore del record è Charles Cullen: sospettato di ben 400 morti, l’uomo ha ammesso di aver avvelenato a morte 40 pazienti in 16 anni di carriera a New Jersey, in Pennsylvania.

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