Cronache

Linosa, due mesi senza benzina, la storia paradossale che ha paralizzato un'isola

Dopo due mesi torna a funzionare l'unico distributore di benzina dell'isola. I residenti hanno atteso due mesi un pezzo di ricambio

Linosa, due mesi senza benzina, la storia paradossale che ha paralizzato un'isola

Se non fossimo in Sicilia, si direbbe che solo la mente di uno scrittore dalla fervida fantasia ardua potrebbe raccontare una storia del genere. Siccome siamo nella terra del paradosso può succedere che il surreale diventi reale e viceversa. Siamo a Linosa, l’isola delle Pelagie a 160 chilometri dalle coste siciliane, appena 450 abitanti d'inverno un po' di più in estate. Da più di due mesi sull'isola di Linosa non c'è benzina. L'unico distributore dell'isola ha chiuso con notevoli disagi per le auto e le barche della zona. La questione è legata alla targhetta posta sul gasometro, dov'è riportato il numero di matricola, che con il tempo si è ossidata ed è diventata illeggibile. Il gestore ha chiesto alla propria compagnia una nuova pompa. Un pezzo di ricambio che non è mai arrivato e che dallo scorso 23 dicembre ha paralizzato l'isola. Senza carburante non è stato possibile utilizzare i motorini e le auto per spostarsi da un punto all'altro dell'isola, senza gasolio non sono state rifornite le auto dei carabinieri, quelle della poste, dei medici e delle urgenze. Tutto fermo. La Regione per venire incontro agli abitanti dell'isola ha concesso la possibilità di andare e tornare gratis in traghetto a Lampedusa, dove gli unici distributori dell'isola garantivano il pieno di carburante. Ma tra andata e ritorno sono cinque ore di navigazione. Un po' troppo, anche per chi ha una concezione del tempo dilata. Esasperati dalla burocrazia gli abitanti avevano scritto una lettera al presidente della Repubblica Mattarella e come gesto estremo avevano persino consegnato le 210 schede elettorali.

Insomma dopo 67 giorni questa mattina è arrivato con la nave il pezzo di ricambio necessario per riattivare la pompa di benzina. Tutto risolto? Ma quando mai, perché nel Paese del paradosso, non basta attendere due mesi per un pezzo di ricambio. Prima di sistemarlo serve il l'ok dei vigili del fuoco, poi serve il collaudo e la messa in funzione. Una trafila normale che però, allunga i tempi. Il sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello, assicura che ormai è questione di ore e tutto si risolverà per il meglio.

Così le barche, le auto, comprese quelle dei carabinieri e della posta, le moto potranno riprendere a girare.

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