Cronache

L'ira del sindaco: "Lampedusa non è lager. Il governo ora reagisca"

Il sindaco dell'isola: "Lampedusa non accetta di essere trattata e indicata come un lager dove detenere i migranti"

L'ira del sindaco: "Lampedusa non è lager. Il governo ora reagisca"

"È inaccettabile, il governo italiano reagisca immediatamente e in modo determinato. Lampedusa non accetta di essere trattata e indicata come un lager dove detenere i migranti". È furioso il sindaco di Lampedusa Totò Martello dopo le parole del ministro degli Esteri austriaco Sebastian Kurz. "Parole gravissime - aggiunge - tanto più perché pronunciate da un ministro europeo e dette con una sorprendente leggerezza rispetto a un'isola che dal '93 ha sostenuto il peso dell'Europa e dell'Italia. I lampedusani sono indignati e chiedono al governo di prendere una netta e chiara posizione".

"Sarebbe opportuno che il governo italiano difendesse l'onorabilità di Lampedusa e il suo territorio visto e considerato che il signor Kurz lo vuole trasformare in un lager. Il signor Kurz vuole fare rivivere gli anni bui del suo connazionale?". Lo ha detto all'Adnkronos il sindaco di Lampedusa Salvatore Martello commentando a caldo le parole del ministro austriaco Kurz. Oggi, incontrando il suo omologo italiano Angelino Alfano, Kurz ha detto: "Pretendiamo che venga interrotto il traghettamento di migranti illegali dalle isole italiane, come Lampedusa, verso la terraferma.

Forse questo signore non sa quanto è grande Lampedusa e quante persone ci possono stare, inoltre non può scaricare tutte le sue frustrazioni nei confronti di un'isola che dal '93 accoglie e che si è sacrificata per conto dell'Europa".

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