Cronache

Livorno, vite nel piatto di un bimbo alla mensa scolastica

Furioso il vicesindaco, che in un comunicato fa sapere di avere già provveduto a sporgere denuncia: “Qui qualcuno deve cambiare mestiere”

Livorno, vite nel piatto di un bimbo alla mensa scolastica

È polemica per quanto accaduto in una scuola elementare di Livorno, dove un bambino ha trovato una vite all’interno del piatto servito alla mensa.

L’episodio si è verificato nella giornata di ieri, ed ha visto come protagonista un piccolo alunno dell’istituto Pietro Thouar, che si è fortunatamente accorto in tempo del corpo estraneo e non ha riportato conseguenze.

A dir poco furioso il vicesindaco di Livorno, Stella Sorgente, che in un comunicato ha fatto sapere di avere già provveduto a sporgere denuncia.“La magistratura dovrà accertare come sia potuta finire lì quella vite e chi sia responsabile di questo fatto inaccettabile” ha affermato la donna, come riportato da “AdnKronos”. “Il nostro Ufficio Scuola, già da ieri al lavoro con le sue verifiche sul caso, è a completa disposizione delle autorità per fornire la massima assistenza. Ma, a prescindere da questo percorso giudiziario, è già chiaro che qualcuno dovrà chiudere i rapporti con la nostra amministrazione”.

Tolleranza zero, dopo un fatto tanto grave. “Proprio due giorni fa il segretario generale del comune e la dirigente del settore scuola hanno incontrato l’Ati che gestisce il servizio di ristorazione scolastica. Hanno spiegato al capofila e alle altre imprese collegate che, già per quanto accaduto a gennaio, la nostra fiducia nel loro sistema di controllo è finita e per tenere l’appalto avrebbero dovuto pagare all’amministrazione comunale un servizio di verifica ulteriore e indipendente, gestito da una ditta specializzata scelta da noi. Questo ovviamente oltre all’inevitabile sanzione per quanto accaduto. Ma dopo quella vite, questo non basta. Oltre alla denuncia, ho chiesto al segretario la convocazione urgente del capofila dell’Ati. Qui qualcuno deve cambiare mestiere e non entro nel merito di scelte sui lavoratori che riguardano queste imprese. Qui chi ha sbagliato è la filiera del controllo.

E per quanto mi riguarda deve aver sbagliato per l’ultima volta”.

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