Sparatoria a Macerata

L'obiettivo di Luca Traini era Oseghale "Andare in tribunale e ucciderlo"

Luca Traini durante l'arresto ha detto ai carabinieri che il suo obiettivo era il nigeriano accusato di vilipendio sul corpo di Pamela Mastropietro

L'obiettivo di Luca Traini era Oseghale "Andare in tribunale e ucciderlo"

Luca Traini è accusato di strage aggravata dai motivi razziali: ha sparato e ferito a 8 persone tutti di origine africana. Ma il vero obiettivo era un altro: uccidere Innocent Oseghale, il nigeriano finito in carcere con l'accusa di di aver smembrato e occultato il cadavere di Pamela Mastropietro.

La confessione

"Volevo andare in tribunale e spararlo": è la confessione rilasciata dal cecchino di Macerata ai carabinieri che lo hanno arrestato, come scrive Il Tempo. Sabato infatti il nigeriano si trovava al tribunale di Macerata per l'interrogatorio con il gip, che ha confermato l'arresto.

La dichiarazione conferma quindi il movente del raid razzista: la caccia all'uomo di Traini è una vendetta la 18enne fuggita da un centro di disintossicazione e trovata fatta a pezzi in due valigie. Inoltre, dopo aver sparato, il cecchino si è raccolto in preghiera e ha depositato un busto di Mussolini nel punto in cui è stato rinventuo il corpo della ragazza. Un tributo alla memoria della 18enne.

Un gesto folle di cui non si pente.

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