Cronache

L'omicidio di Ancona: "Ragazzo resta in cella"

Confermato il fermo di Antonio Tagliata, il 18enne che è accusato di aver ucciso la madre della sua fidanzata e ferito gravemente il padre, sabato scorso ad Ancona

L'omicidio di Ancona:  "Ragazzo resta in cella"

Confermato il fermo di Antonio Tagliata, il 18enne che è accusato di aver ucciso la madre della sua fidanzata e ferito gravemente il padre, sabato scorso ad Ancona. È quanto emerge dall’udienza di convalida, durata 4 ore e che si è conclusa poco fa nel carcere di Camerino (Macerata). Secondo l’avvocato Luca Bartolini, difensore del ragazzo, Tagliata ha risposto a tutte le domande del giudice. Nelle prossime ore la decisione del gip di Ancona sulle misure cautelari da applicare al 18enne. Intervistato nel programma condotto da Barbara d'Urso l'avvocato Luca Bartolini, legale del 18enne chiamato a spiegare la posizione del giovane, afferma: "Il ragazzo ha avuto un malore prima dell'interrogatorio ma ora sta bene - afferma il legale -. L'interrogatorio si è concluso da poco. Le dichiarazioni rese devono essere valutate dal gip e decidere quale misura applicare. Si saprà entro questa sera. Ha però parlato in maniera chiara. Non è vero che lui vuole coinvolgere la fidanzata, lui sta raccontando i fatti, come lui li ricorda".

Il giovane, detenuto nel carcere di Camerino in isolamento, è reo confesso di aver ucciso i genitori della fidanzata. Ha inoltre raccontato di aver pagato l'arma 450 euro e di averla comprata da dei marocchini. "Racconta di essere andato armato a
casa dei genitori della fidanzata per difendersi - continua il legale -. Gli sono stati ritrovati diversi proiettili. Ma non mi sembra il problema avere tanti o pochi proiettili. Il problema è chiarire sia il motivo per cui aveva la pistola sia perché era andato in quella casa. Lui ha dato la sua versione. La Procura continuerà a svolgere le sue indagini". E alla domanda se il Tagliata avesse l'intenzione di togliersi la vita e avesse chiesto alla fidanzata di ucciderlo: "L'intento di sabato scorso era quello di chiarire la posizione con genitori della ragazza - continua l'avvocato - L'episodio è poi successo dopo. Anche quella stessa mattina, avendo con se la pistola, avendo capito che la situazione non sarebbe cambiata avrebbe chiesto alla giovane di ucciderlo. Ma ripeto, non era andato con l'intenzione di uccidere".

Il legale da spiegazioni sui biglietti trovati in casa di Tagliata: "Il mio assistito ha dato una spiegazione per quei biglietti e ora si dovrà valutare. Erano il tentativo di proteggere il padre
che aveva già avuto dei precedenti e per questo a rischio ritorsioni.

Quello che ricorda è che la ragazza gli ha detto spara".

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