L'articolo della domenica

La lotta poco liquida per il potere totale

La politica è cambiata, sono tornati movimenti forti e autoritari

La lotta poco liquida per il potere totale

Per molti anni Bauman ci ha dimostrato che la nostra società si va decomponendo. Mentre prima aveva istituzioni solide, lo Stato, la patria, la Chiesa, la famiglia. Un contadino aveva un rapporto stabile col terreno, l'operaio con la fabbrica, l'impiegato con l'ufficio. La famiglia era solida.

I giovani avevano davanti a loro una strada prefissata, il fidanzamento, il matrimonio, i figli. Ciascuno era fedele al partito della propria classe sociale e della propria ideologia. Tutto questo è stato sconvolto dalla mondializzazione che ha rotto i legami fra l'impresa, il Paese ospite e il lavoratore. Alla fine la crisi finanziaria ci ha mostrato che eravamo fuscelli in preda alla tempesta e ci siamo detti che la nostra società era diventata liquida.

Eppure, da quel momento, è iniziata la ricostruzione. A livello geopolitico gli Stati con governi forti hanno sconfitto l'offensiva islamista: Russia, Turchia, Iran e Cina sono potenti Stati autoritari nelle mani di élites di ferro. Ma anche in Italia sta avvenendo un processo di ricostruzione. Renzi ha cercato di unificare il sistema politico attraverso il Pd. Ci fu un momento in cui poteva contare personalmente sul 40% dei voti. Ma non ebbe il coraggio di lanciare un proprio movimento e il vecchio partito lo digerì. Nel frattempo era cresciuto il Cinque Stelle, un potente movimento di tipo autoritario con una fortissima organizzazione partitica creata da Casaleggio e un capo carismatico onnipotente. Da ultimo, sotto la guida di Salvini, la Lega è diventata un forte partito nazionale federalista.

I nuovi partiti nelle ultime elezioni politiche si sono scontrati a sangue. Bisogna risalire al 1948, nella lotta fra Dc e Fronte Popolare, per trovare una campagna elettorale così violenta. Non sono più partiti molli, liquidi. Sono partiti forti, con una base di classe, con una ideologia. Ed oggi, al di là delle manovrette per il governo, la vera lotta politica si svolge sul terreno fra militanti duri, fanatici ideologizzati per la conquista di aree territoriali e di gruppi economico-sociali ed ha come meta il potere totale.

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