Cronache

Lucia Riina fa dietrofront: "Via il mio nome dall'insegna del locale"

Dopo le polemiche legate al nome dato al suo ristorante aperto a Parigi, "Corleone by Lucia Riina", in un'intervista a Le Parisien la figlia del boss fa retromarcia: "Toglierò il mio nome dall'insegna del locale. Mio padre? Non voglio parlarne"

Lucia Riina fa dietrofront: "Via il mio nome dall'insegna del locale"

"Non volevo provocare né offendere nessuno, volevo semplicemente valorizzare la mia identità di artista e pittrice ed allo stesso tempo rendere onore alla cucina siciliana. Ma mio padre ha la sua storia e io ho la mia". È il succo dell'intervista che Lucia Riina, figlia del boss mafioso Totò "U curtu" morto in carcere nel novembre 2017, ha rilasciato al quotidiano francese Le Parisien dopo le polemiche scoppiate in Italia dopo l'apertura nel centro di Parigi da parte sua di un ristorante intitolato "Corleone by Lucia Riina".

Sulle colonne del giornale transalpino, la donna si è detta sorpresa del polverone alzato in patria e in modo particolare nel paese natale della famiglia Riina, Corleone. "Non avevo intenzione di creare polemica: sono venuta qui solo per lavorare", ha detto la 39enne nota per la sua attività di pittrice. A questo proposito, aveva fatto discutere la decisione dei Lucia Riina e del co-proprietario del locale (e amico di Lucia), Robert Fratellini, di collocare all'interno del locale un ritratto stilizzato dei genitori di lei, compreso il superboss mafioso condannato al 41-bis per avere commesso 200 omicidi nella sua carriera di picciotto e capomafia.

Alla fine Lucia Riina si è arresa. Alla stampa transalpina ha annunciato la decisione di "ritirare il mio nome dall'insegna del ristorante e dalla pubblicità, anche se soffro per il fatto che mi viene negata la mia identità di artista, pittrice e donna". Quindi l'attacco a chi la accusa di non rinnegare le sue origini. "Io penso che ciascuno abbia il diritto di esprimersi e vivere la propria vita. Ricordi della mia infanzia? Ne ho pochi e comunque preferisco non parlarne", la piccata risposta dell'artista che afferma di voler "parlare del presente. Io oggi sono una pittrice e la madre di una bambina. Io e mio padre abbiamo storie diverse".

La scelta di Lucia di togliere il suo nome dall'insegna del ristorante segue di poche ore la presa di posizione di Nicolò Nicolosi. Il sindaco di Corleone, in un'intervista a Gnewsonline, aveva detto che "La mafia è stata l'oppressione della Sicilia e su Corleone ha avuto un effetto devastante impedendone la crescita. [...] Vogliamo respingere con tutte le nostre forze - ha aggiunto il primo cittadino corleonese - l'idea di una Corleone collegata alla mafia o, ancor peggio, dominata dalla mafia. I Riina sono ancora residenti a Corleone ma questo non li autorizza a legare la loro storia al presente della città.

Questa città non è più cosa loro".

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