Cronache

L'ultima dei pusher: spaccio con la canna da pesca

Blitz a Torre Annunziata della polizia, sgominata la gang che "prelevava" droga stipata su un tetto utilizzando una lenza. Cinque in manette

L'ultima dei pusher: spaccio con la canna da pesca

L'ultima trovata dei pusher, lo spaccio con la canna da pesca. Tenevano un piccolo deposito di droga sul tetto di un palazzo murato e fatiscente e, di volta in volta, andavano a “pescare” la roba che avrebbero poi rivenduto ai loro clienti. Da Torre Annunziata, in provincia di Napoli, arriva l’ultimo escamotage dei pusher per beffare i controlli dellle forze dell’ordine.

Il metodo utilizzato da quella che gli inquirenti hanno definito una vera e propria “holding” dello spaccio è insieme semplice e ingegnosissimo. Avevano stipato la droga su un tetto di un edificio murato e pericolante, in cui nessuno (almeno in teoria) poteva entrare. Quando arrivava la chiamata di qualcuno dei loro “clienti”, affacciandosi da un palazzo vicino, imbracciavano una canna da pesca modificata, dotata di un pendente che avevano interamente avvolto col nastro adesivo. Calavano la lenza e all’amo “abboccava” la marijuana, la cocaina o l’eroina richiesta dai tossicodipendenti.

Se non gli mancava l’ingegno, nemmeno mancavano i clienti. Durante l’inchiesta, infatti, i poliziotti hanno registrato addirittura un “sold out” che indusse gli indagati a stoppare, momentaneamente, i loro affari.

Le attività dell’holding della pesca di droga sono finite all’alba di questa mattina col blitz di circa settanta tra agenti del Reparto Prevenzione Crimine della Campania, poliziotti del Reparto Mobile, unità cinofile, artificieri e persino l’intervento di un elicottero. Sono finite in manette cinque persone tutte residenti a Torre Annunziata: Antonio Bruno, 27 anni; Aniello Ino, 22 anni; Angelo Nasto, 26 anni; Carlo Antille, 20 anni e Raffale Cirillo, 21enne.

Raggiunti dalla misura dell’obbligo di dimora, invece, un 23enne di Napoli e un 21enne torrese.

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