Cronache

Macerata, il pm: "No a giustizia sommaria per la morte di Pamela"

Per la procura le indagini non possono dirsi concluse: "Atteso ancora l'esito di numerosi esami"

Macerata, il pm: "No a giustizia sommaria per la morte di Pamela"

Troppe poche certezze per dichiarare concluse le indagini, ma soprattutto, evitare di fare "giustizia sommaria". Così il procuratore della Repubblica di Macerata, Giovanni Giorgio, mette in guardia dal trarre conclusioni affrettate sulla morte della 18enne romana Pamela Mastropietro.

Dopo la notizia che oltre a Innocent Oseghale erano stati fermati altri due uomini, Lucky Desmond e Awelima Lucky, con l'ipotesi di reato di omicidio, vilipendio, distruzione, soppressione e occultamento di cadavere e concorso in spaccio di stupefacenti, era stato lo stesso procuratore a dichiarare che "l'indagine era chiusa". Ora il passo indietro.

Le indagini

Nella nota della procura si legge che "si è ancora in attesa di conoscere l'esito di numerosi accertamenti di laboratorio, effettuati e ancora da effettuare, da parte del Ris". Le due autopsie svolte sul corpo, trovato fatto a pezzi dentro a due trolley, non hanno infatti individuato con certezza le cause della morte della giovane. I risultati ottenuti fino ad ora sarebbero quindi ancora provvisori. Gli inquirenti potrebbero inoltre ascoltare anche nuovi testimoni.

Si attendono anche "le risultanze definitive delle indagini in corso a opera dei medici legali e dell'esperto in materia di tossicologia e degli esperti in materia di indagini telefoniche ed informatiche in materia di telecomunicazioni".

Commenti