Cronache

Il giudice la condanna a pagare: Tiziana suicida per la sentenza

Si uccide per un video hot virale sul web. Tiziana aveva ottenuto il diritto all'oblio, ma il giudice l'aveva condannata a pagare le spese giudiziarie perché "consenziente"

Il giudice la condanna a pagare: Tiziana suicida per la sentenza

Tiziana C. si è suicidata nella casa della madre soffocandosi con un foulard. In queste ore in molti hanno ipotizzato che il motivo dell'insano gesto sia stato causato dalla diffusione dei video hard che la ritraevano e che hanno fatto il giro del web.

"Morta per le spese processuali"

La procura di Napoli ha aperto una indagine sulla vicenda con l'accusa di induzione al suicidio contro ignoti. Ma ai pm la madre di Tiziana avrebbe messo a verbale un altro particolare inquietante. Come scrive il Messaggero "a mamma di Tiziana ha raccontato che la figlia era particolarmente agitata da cinque giorni perché, pur avendo ottenuto dai giudici il diritto all'oblio, era stata condannata al pagamento di quattromila euro di spese giudiziarie perché giudicata consenziente. Sarebbe stato questo, secondo la madre, il motivo scatenante del suicidio della 31enne".

Secondo il Corriere, invece, la cifra si aggirerebbe intorno ai 20mila euro. Tiziana è stata infatti condannata a pagare le spese processuali a Citynews, Youtube, Yahoo, Google e Appideas. Ben 3.645 euro per ogni società chiamata in causa nella vicenda. Il giudice decretò che questi motori di ricerca avevano già provveduto alla rimozione dei video e dei commenti. Cosa che invece Facebook non aveva fatto, venendo condannata a 320 euro di multa.

Al momento non si hanno ulteriori particolari. La ragazza di 31 anni è stata per quasi un anno e mezzo l'obiettivo dell'ironia della Rete che ha realizzato parodie sui suoi video in tutte le salse. Nemmeno dopo la sua morte l'idiozia del web si è frenata. Le sue immagini e le 5 clip sono tutt'ora conservate in quell'ognobile archivio pedo-pornografico chiamato la Bibbia 3.0 e che ilGiornale.

it aveva scovato nel mare (di sterco) del web.

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