Cronache

Malato di leucemia, i colleghi gli donano quasi 1000 ore di ferie

Un uomo malato di leucemia aveva finito i giorni retribuiti di malattia. Per lui il rischio era quello di rimanere senza stipendio. I colleghi, con un grande gesto di solidarietà, gli regalano una parte delle proprie ore di ferie

Malato di leucemia, i colleghi gli donano quasi 1000 ore di ferie

Era il 2016 quando l’esistenza di Emilio Lentini, un 53enne di Cologno Monzese, viene sconvolta: i medici, infatti, gli comunicano che a causa di una grave forma di leucemia gli restano solo pochi giorni di vita.

Momenti difficili quelli vissuti dall’uomo, amplificati da un dolore fisico ormai sempre più pressante.

Ma a volte, anche quando tutto sembra essere perduto, accade un qualcosa di imprevisto ed insperato che cambia il corso di un destino già segnato.

Ed è proprio quello che è successo ad Emilio. Se la sua travagliata storia, raccontata dal Giornale di Treviglio, è a lieto fine lo deve soprattutto alla famiglia. Il figlio gli ha donato, senza esitazioni, il midollo osseo; un gesto d’amore che ha permesso all’uomo di sottoporsi al delicato trapianto necessario per sconfiggere il terribile male.

L’intervento è andato bene e la leucemia è stata sconfitta. Ma il 53enne, con il fisico provato, si sentiva ancora troppo debole per poter tornare a lavoro.

La sua unica possibilità era quella di mettersi in aspettativa non retribuita avendo finito i giorni di malattia. Un problema grande, soprattutto da un punto di vista economico.

Ma qui entrano in scena i colleghi che lavorano con lui nella Mattei Group a Vimodrone. Gli operai, con un grande gesto di altruismo, gli donano quasi mille ore di ferie per permettergli di proseguire le cure con serenità.

La catena di solidarietà, partita dagli amici più stretti, si è estesa a tutto il gruppo coinvolgendo anche molti dipendenti che non conoscevano Emilio neppure di persona.

Lui ora è in via di completa guarigione e dalla sua pagina Facebook ringrazia tutti.

Di sicuro spera di rimettersi presto in forze per tornare al lavoro e riabbracciare, così, chi gli ha permesso di guardare al futuro con maggiore serenità.

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