Cronache

Maltempo, cresce il Po. Un morto a Crema

Due giorni di tregua in Lombardia, si contano i danni. Paura per le frane in diverse zone del Paese. E il Po sale

Maltempo, cresce il Po. Un morto a Crema

Il maltempo che da giorni flagella l'Italia, concede una piccola tregua. Nella notte piogge meno intense nel Varesotto, dove è esondato il Lago Maggiore. A Monza il Lambro è tenuto sotto controllo, a Milano la situazione va verso la normalità: ieri la stazione Garibaldi era stata invasa dall'acqua del Seveso. La viabilità in zona Niguarda è libera come quella in viale Sarca. Il Lambro, invece, rimane a livelli elevati, con il parco Lambro allagato. Il Comune, oltre a decidere la chiusura delle scuole nella zona 9 (nord della città), ha invitato a limitare al minimo l'uso delle auto private. In provincia di Milano la situazione più allarmante è quella di Settala, zona est, con allagamenti in tutto il territorio comunale. Problemi anche nella zona di Melzo e nei comuni vicini, sempre nella provincia est di Milano, e a Villasanta e Arcore, in provincia di Monza e Brianza.

Un morto a Crema

Una persona è morta a Crema, in provincia di Cremona, in seguito al maltempo che ha colpito la zona. Il corpo è stato recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco nei pressi di un mulino invaso dall’acqua.

Il pericolo frane

Una frana ha sfiorato una casa e un’auto in transito a Cernobbio (Como). Per fortuna nessun ferito. Cessato lo stato di allerta in tutta la Liguria. A Genova, dopo i numerosi smottamenti avvenuti ieri e nei giorni scorsi, frana in Val Polcevera, in via Domenico Carli. Uno smottamneto è stato segnalato in mattinata in località Monte Guano. Parchi e cimiteri sono chiusi in considerazione dello stato del terreno, saturo a causa delle precipitazioni scorse.

Po sotto osservazione

Il fiume Po continua a crescere: stamani è arrivato a 6,35 metri, avvicinandosi ai 7 metri sopra lo zero idrometrico (a cinque scatta lo stato di preallerta). Inevitabile, considerato che ieri è stata la giornata più piovosa degli ultimi quindici anni a Piacenza: 65 centimetri d’acqua in un solo giorno, un record. Golene allagate già da ieri, dunque, e in serata è scattata la chiusura dei sottopassi cittadini, di via Nino Bixio (l’acqua l’ha invasa sotto al ponte ferroviario) e di via del Pontiere. Sempre in serata ieri è stata chiusa la tangenziale della città dal quartiere della Farnesiana fino alla via Emilia Parmense mentre questa mattina, dopo un’altra nottata di pioggia incessante, la Prefettura (che coordina tutte le operazioni) ha disposto la chiusura del tratto nord di tangenziale da corso Europa verso il Montale e quindi verso Cremona. Nelle zone collinari resta l’allerta di livello 2 disposta dalla protezione civile regionale che prevede dissesti idrogeologici e potenziali rischi per la popolazione. Già oggi in tarda mattinata le precipitazioni dovrebbero attenuarsi.

Disagi per i treni

La circolazione ferroviaria sulla linea Milano-Brescia è rallentata a causa dell'allagamento degli impianti di rete di Melzo Scalo avvenuto nella serata di mercoledi. I danni provocati dall'acqua hanno reso necessari alcuni interventi urgenti. È ripreso dalle 4.35 di questa notte il traffico ferroviario sulla linea Domodossola-Novara, sospeso dalle 7.20 di mercoledì fra Orta e Gravellona Toce a causa di una frana fra Orta e Pettenasco. Rimane invece interrotta la linea Domodossola-Milano tra Stresa e Belgirate.

Biella, allagate cantine del carcere

Il maltempo ha provocato grande confusione tra il personale e i detenuti del carcere di Biella, dove nella mattinata di ieri un black-out totale ha reso impossibile ogni attività per circa tre ore.

Un detenuto, spiegano fonti dell’Osapp, è rimasto bloccato nell’ascensore di servizio, i sotterranei si sono allagati a causa dell’intensa pioggia e sei agenti di polizia penitenziaria sono rimasti rinchiusi tra due cancelli per quasi tre ore "perché non si è riusciti a far funzionare manualmente le serrature".

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