Cronache

Il maltempo flagella il Nord: ci sono tre nuove vittime

Altri tre morti al Nord. Renzi accusa le Regioni: "Vent'anni di scelte sbagliate". E Burlando: "Colpa dei condoni romani". Solito show di Grillo

Il maltempo flagella il Nord: ci sono tre nuove vittime

"Quando come primo atto di governo ho costituito un’unità di missione contro il dissesto idrogeologico mi hanno deriso. Ora spero sia chiaro il motivo: ci sono vent’anni di politiche del territorio da rottamare, anche in alcune regioni del centrosinistra". Parlando a margine del G20, il premier Matteo Renzi si scaglia duramente contro i disastri idrogeologici che, in queste ore, sta ancora mettendo in ginocchio il Paese. Una durissima accusa che non ha certo fatto piacere al presidente della Liguria Claudio Burlando. Che ha replicato: "Il problema del territorio di cui parla il presidente del Consiglio è legato anche ai condoni edilizi. Non li ha fatti il premier e non li abbiamo fatti noi, ma sono stati fatti a Roma. Tre condoni in trent'anni". Nella rissa non poteva non fiondarsi Beppe Grillo che, dalle colonne del suo blog, ha attaccato pesantemente Renzi e il ministro dell'Interno Angelino Alfano: "Hanno i morti di pioggia sulla coscienza e fanno solo comizi".

E, mentre la politica si scanna, il maltempo flagella ancora una volta il Settentrione. E continua a mietere vittime. Ad Alba un'automobile è finita in un rio ingrossato dalle piogge: la conducente è annegata. Tragedia a Cerro di Laveno, nel Varesotto, dove due persone sono morte nella notte tra sabato e domenica nel crollo di una casa travolta da una frana. Le due vittime sono una ragazza di 16 anni, morta in ospedale a Cittiglio (Varese), dopo essere stata estratta viva dalle macerie, e un suo parente di 70 anni, che invece è deceduto sotto le macerie della villetta. Secondo le prime ricostruzioni, all’interno dell’edificio in via Reno 13 a Cerro di Laveno Mombello c’erano cinque persone: la 16enne, i genitori e altri due parenti, quando dalla collina sopra la casa a causa di uno smottamento è scesa una colata di fango che ha investito la villetta, provocando il crollo di un muro. Tre persone sono riuscite a mettersi in salvo, mentre la ragazza e l’anziano sono stati travolti dalle macerie. Sul posto sono arrivati anche i vigili del fuoco che hanno fatto evacuare una vicina palazzina minacciata dallo smottamento.

Un disperso a Genova

Situazione grave anche in Liguria. A Genova una nuova esondazione si è verificata nella notte e, nel quartiere Voltri, il torrente Cerusa è uscito dal suo letto a causa del forte maltempo. Sono vane, al momento, le ricerche del disperso, a causa del maltempo, a Serra Riccò, comune nell’entroterra di Genova. Ieri Luciano Ballestrero, 67 anni, era uscito da casa per andare a mettere in sicurezza la propria auto parcheggiata vicino al greto di un torrente: la piena del corso d’acqua ha travolto il mezzo e dell’uomo non si sono avute più notizie. Durante la notte, su tutta la Liguria, il meteo ha dato una tregua con piovaschi sparsi che non hanno creato criticità. Le istituzioni confermano la fine dell’allerta. A Genova risultano isolate 180 famiglie che vivono in località sparse a Brigna, nell’entroterra di Voltri. Una frana ostruisce l’unica strada di accesso. Dall’alluvione del 9 ottobre ad oggi sono, invece, 99 le famiglie sfollate.

Disagi anche in Lombardia

Milano torna sott’acqua con le esondazioni del Seveso e del Lambro che hanno mandato in tilt la città, con decine di strade trasformate in torrenti, e una pioggia battente che secondo il commissario tecnico della Croazia, Niko Kovac, farà rinviare la partita di domani per la qualificazione agli Europei di calcio in programma a San Siro perché se il campo resta in queste condizioni "la palla non rimbalza". Problemi si sono registrati però in tutta la Lombardia. Oggi a Como, dove si è alzato di nuovo il livello del lago, è stata cancellata per impraticabilità la partita con la Cremonese. Allagamenti e black-out in varie zone della Brianza, allerta per l’Adda nel lodigiano e in provincia di Varese dove il lago Maggiore è esondato già nei giorni scorsi.

Il maltempo era atteso, e da questa mattina a Milano è iniziata la preparazione con sacchi di rinforzo sulle sponde del Lambro, tombini aperti per facilitare il deflusso e il mercato di piazzale Lagosta che è stato fatto sgomberare prima del solito. Quando l’acqua è arrivata, ha costretto alla chiusura di decine di strade nella zona di Niguarda, di Melchiorre Gioia, e anche lungo il Lambro (incluso viale Mecenate dove si trovano gli studi della Rai). Chiuse anche diverse uscite sulla tangenziale Est, e allagato il quartiere Isola, ancora più di quanto sia successo mercoledì scorso. Poi alcuni black out perché si sono allagate delle centraline. Diverse le linee di autobus e tram deviate, e i problemi per la metropolitana: circolazione sospesa fra Maciachini e la Stazione Centrale sulla linea gialla, chiuse le stazioni di Zara, Istria e Marche non raggiungibili per l’acqua in strada, treni sospesi sulla linea 3 anche fra Famagosta e Assago Forum, dove in serata è in programma il concerto di Paolo Nutini. Atm ha allestito un servizio di bus sostitutivi, e il Comune ha invitato la gente a non usare l’auto nelle zone allagate se non per necessità.

Il maltempo piega il Piemonte

Quasi duecento sfollati nel Basso Piemonte, dove mezza Alessandria è ancora sott’acqua, mentre nel nord della regione il lago d’Orta straripa e costringe ad evacuare l’ospedale di Omegna. E nel Cuneese, una ragazza di 21 anni muore annegata nel rio ingrossato dalle piogge dopo essere uscita di strada con l’auto. Si fa di ora in ora più pesante il bilancio del maltempo in Piemonte. E, dopo la tregua di oggi, sono previste nuove precipitazioni per domani mattina. Elisa M. ha perso il controllo dell’auto su cui viaggiava e si è ribaltata nel rio Baraccoi, un rigagnolo ingrossato dalle intense precipitazioni di questi giorni. A trovarla è stata il padre, che ha dato subito l’allarme, ma i soccorsi sono stati inutili. Notevoli i disagi in provincia di Alessandria. I fiumi sono rientrati nei loro alvei, anche il Bormida che ieri ha superato il livello record dei 9 metri, ma interi quartieri sono ancora invasi da acqua e fango. A San Michele sono andate a bagno anche la chiesa, la sede della protezione civile e la caserma della Polstrada, sommersa in frazione Osterietta anche la Motorizzazione civile, che domani mattina resterà chiusa. "La situazione è difficile: abbiamo ancora persone evacuate, strade chiuse, frazioni isolate. E le zone industriali sono andate a bagno per l’ennesima volta", denuncia il sindaco e presidente della Provincia, Maria Rita Rossa che parla anche di "situazioni di acqua anomala". Proprio a San Michele il canale Deferrari è stato rotto, «forse un danno procurato per evitare l’esondazione in un campo». Sul caso, segnalato da alcuni agricoltori della zona, c’è una denuncia contro ignoti e la polizia è al lavoro per individuare eventuali responsabilità. Non stanno meglio le province più a nord del Piemonte. Nel Biellese, dove giovedì un uomo è morto sotto una frana, sono più di cento le famiglie evacuate e domani le scuole superiori rimarranno chiuse. Il Lago Maggiore, nel Verbano, ha raggiunto i 196,55 metri, come non era mai accaduto negli ultimi cinquant’anni. E il Lago d’Orta è esondato fino ad allagare l’ospedale di Omegna; dopo l’evacuazione dei pazienti, la scorsa notte, resterà chiuso almeno fino a mercoledì. La provincia ha annunciato l’intenzione di chiedere lo stato di emergenza.

Due alpini morti sul Gran Sasso

Sono stati ritrovati morti questa mattina due alpini di stanza a L'Aquila, dati per dispersi sul Gran Sasso, dopo che ieri si erano allontanati dalla caserma per un'escursione sul Corno Grande.

Sono stati sorpresi da nebbia e maltempo.

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