Cronache

Mantova, denunciati in quattro: braccavano specie protette

Usavano richiami acustici a funzionamento elettromagnetico, assolutamente vietati per legge

Mantova, denunciati in quattro: braccavano specie protette

A Mantova sono stati denunciati quattro cacciatori che braccavano specie protette, utilizzando strumenti severamente vietati dalla normativa. L’operazione Pettirosso, è stata portata avanti dai Carabinieri Forestali della Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in danno degli Animali, il nucleo operativo specializzato incardinato nel Comando delle Unità Forestali dell’Arma dei Carabinieri, che da anni esegue delle campagne finalizzate alla repressione dell’uccellagione attuata durante il periodo migratorio lungo le Prealpi, con il supporto dei colleghi forestali del Gruppo Carabinieri Forestale di Mantova.

Come raccontato da ilgiorno, quattro cacciatori, tre mantovani e un bresciano, si sarebbero nascosti nei capanni di caccia presenti sulle Colline Moreniche di Mantova e, da quanto emerso, avrebbero azionato alcuni richiami acustici a funzionamento elettromagnetico, poco prima nascosti abilmente tra la fitta vegetazione. In questo modo avrebbero avvicinato gli uccelli migratori, attratti dal suono.

I Forestali però, dopo aver osservato le uccisioni, hanno lasciato il loro nascondiglio raggiungendo e bloccando i cacciatori, colti in flagrante. I quattroi hanno cercato di arrampicarsi sugli specchi e spegnere gli aggeggi illeciti ma, alla perquisizione, uno di loro è stato trovato con addosso, nascosti negli stivali, sei esemplari morti di pispola, una specie protetta.

I Forestali hanno quindi provveduto al sequestro di quattro fucili da caccia, due richiami acustici, diverse munizioni e vari uccellini morti, tra cui le sei pispole.

I quattro cacciatori, di età compresa tra i 50 e i 79 anni, sono stati denunciati e i volatili uccisi sono stati portati al Centro di Recupero per Animali Selvatici “Il Pettirosso” di Modena.

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