Marò, spunta la pista dello Sri Lanka
15 Settembre 2015 - 10:50I proiettili ritrovati nel corpo dei pescatori sono sparati solo da un tipo di arma: la Pk, usata dallo Sri Lanka
Dopo quasi quattro anni spunta una nuova indiscrezione che potrebbe scagionare i marò dall'accusa di omicidio. Al centro delle indagini ci sarebbe uno dei proiettili espolsi durante il conflitto a fuoco con i pescatori. Il proiettile che è stato trovato nel cervello di Jalestine, uno dei due pescatori, è lungo 31 millimetri. I proiettili in dotazione ai due fucilieri di marina sono quelli della Nato che misurano 23 millimetri, otto in meno del proiettile analizzato. Ed è in questo quadro, che prende piede la pista che porta allo Sri Lanka. I proiettlii di quel genere e di quella lunghezza sono sparati solo da un tipo di arma: la Pk, una mitragliatrice kalashnikov usata soprattutto dai russi.
L'arma è molto comune, tant'è che è stata usata in molti conflitti passati alla storia, dal Vietnam all'Afghanistan. E, oggi, a usarla ci sono, fra gli altri, anche le truppe indiane e la Marina dello Sri Lanka. L'India da tempo è in conflitto con lo Sri Lanka per la gestione della pesca del tonno. Ed è proprio in una delle zone di pesca che i due pescatori sono stati uccisi. Un dettaglio questo che adesso diventa determinante per le indagini e soprattutto per il verdetto della corte di Amburgo. Le armi in dotazione ai marò, dunque, anche se modificate, non avrebbero mai potuto sparare quel tipo di proiettile.
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