Cronache

Martina, condannata per aver ucciso i genitori potrà vivere nella loro casa

Era stata complice del fidanzatino che aveva sparato ai suoi genitori. Poi erano fuggiti insieme

Martina, condannata per aver ucciso i genitori potrà vivere nella loro casa

Martina è ancora in carcere. Deve scontare 16 anni di reclusione per l'omicidio dei suoi genitori, avvenuto tre anni fa ad Ancona, con l'aiuto del suo fidanzatino di allora. Quando uscirà, però, la ragazza potrà tornare ad abitare nella sua casa di famiglia, la stessa casa dove sua madre è stata barbaramente uccisa e dove suo padre è stato gravemente ferito.

Era il 7 novembre del 2015 quando Martina Giacconi, allora 16enne, aveva aperto la porta di casa al 18enne Antonio Tagliata, il ragazzo che frequentava, contro il volere dei genitori. C'era stata una discussione tra il padre e la madre di Martina e i due ragazzi. Poi Tagliata aveva esploso i colpi: Roberta Pierini era stata colpita al fianco e al braccio, ma lo sparo fatale era stato quello alla testa, quando la donna era già a terra. Fabio Giacconi, invece, era finito in coma ma era morto poco meno di un mese dopo. Poi i due fidanzatini erano scappati in sella a uno scooter.

Ora Martina ha ricevuto in eredità la casa in cui viveva con mamma e papà ad Ancona, perché gli altri parenti le credono, come riporta Tgcom24. Il giudice dei minori ha formalmente assegnato la casa alla ragazza, che diventerà ufficialmente proprietaria dei locali nei quali sono stati uccisi i suoi genitori.

I suoi familiari le credono e la sostengono: il nonno paterno, Sergio, è convinto che "Martina è innocente" e gli zii sono felici di sapere che quando la ragazza uscirà dal carcere potrà contare su quella casa, perché secondo loro è giusto così.

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