Cronache

Distrugge palco di Max Gazzé ​Poi immigrato pesta gli agenti

Un immigrato nigerino ha danneggiato le infrastrutture utilizzate per costruire il palco di uno show e poi ha aggredito gli agenti con un bastone

Distrugge palco di Max Gazzé ​Poi immigrato pesta gli agenti

Gli agenti della Polizia di Stato in servizio a Matera, dopo momenti ad altissima tensione, hanno arrestato un immigrato di 22 anni originario del Niger per violenza, resistenza, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e porto in luogo pubblico di strumenti atti ad offendere.

Lo straniero, in possesso di un regolare permesso di soggiorno, per motivi ancora da chiarire intorno alle 14 di giovedì si è introdotto in un cantiere nel Parco del Castello, punto dove si stava allestendo del palco in vista del concerto del noto cantante Max Gazzè, danneggiando le infrastrutture presenti.

L’uomo, per fortuna, è stato notato da alcuni cittadini che hanno subito allertato le forze dell’ordine denunciando quanto stava accadendo davanti ai loro occhi. All’arrivo di una volante, l’immigrato invece di calmarsi si è subito diretto in modo minaccioso verso gli agenti imbracciando un bastone in legno con il quale, in preda alla furia, ha colpito il veicolo di servizio danneggiando uno specchietto retrovisore.

Non contento, l’africano ha aggredito uno dei poliziotti provando, poi, a dileguarsi. Ma la sua fuga è durata poco perché è stato subito fermato dagli agenti di un’altra volante che, nel frattempo, era giunta sul posto per dare man forte ai colleghi. Il nigeriano, così, dopo essere stato reso inoffensivo è stato condotto in Questura.

Nel corso delle indagini è, inoltre, emerso che il 22enne aveva precedenti penali per furto ed altri reati. Dopo le consuete procedure di identificazione, il giovane è stato arrestato e portato in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Il poliziotto ferito nella violenta colluttazione, invece, è stato costretto a ricorrere alle cure dei medici, riportando lesioni giudicate guaribili in sei giorni.

Commenti