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Mattarella celebra il 25 aprile. E Gentiloni: "Giorno di riscatto"

All’Altare della Patria il presidente della Repubblica insieme alle più alte cariche dello Stato. Berlusconi: "Smettiamola di guardarci di sbieco l'uno con l'altro"

Mattarella celebra il 25 aprile. E Gentiloni: "Giorno di riscatto"

Si è conclusa poco fa la celebrazione per il 73° anniversario della Festa della Liberazione, tenutosi a Roma. Presenti alla cerimonia, oltre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, anche il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, il presidente della Camera, Roberto Fico, il premier del Consiglio Paolo Gentiloni, il capo della Corte Costituzionale, i Vertici militari e le autorità locali.

Mattarella ha passato in rassegna il picchetto d'onore, schierato in piazza Venezia con bandiera e banda, e ha salutato i rappresentanti delle associazioni combattistiche. Il presidente della Repubblica era accompagnato dalla Ministra della Difesa, Roberta Pinotti, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Claudio Graziano.

Il capo dello Stato si è poi recato a rendere omaggio al monumento del Milite Ignoto all'Altare della Patria, depositando sulla tomba una corona d'alloro.

Dopo la cerimonia a Roma, Mattarella si è recato a Taranta Peligna, un comune abruzzese in provincia di Chieti, per visitare in forma privata il sacrario della Brigata Maiella e, in seguito, a Casoli dove venne fondata la formazione partigiana nel 1943, per tenere un discorso conclusivo alle celebrazioni, nel teatro comunale. L'intervento del presidente della Repubblica ha sottolineato che"la vita democratica, dopo il ventennio di dittatura, ha le sue radici nella Resistenza, iniziata qui in Abruzzo" e "la Costituzione si collega a moto di rinnovamento della Resistenza".

Questa mattina il premier Gentiloni ha affidato a un tweet il suo augurio in occasione del 25 aprile, sottolineando come sia dovere di tutti "ricordare chi ha combattuto per la nostra libertà contro gli orrori della dittatura" nel giorno in cui l'Italia si è riscattata.

Sul tema è intervenuto anche il presidente della Camera Roberto Fico, che ha dichiarato: "La resistenza rappresenta per tutti noi un punto di riferimento irrinunciabile nella vita democratica del Paese: è in questa pagina fondamentale della nostra storia che ogni cittadino italiano può infatti ritrovare le radici della Repubblica e della Carta costituzionale".

In occasione del 73° anniversario della Liberazione, non poteva non intervenire anche il presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, che in un'intervista ha sottolineato come"il significato del 25 aprile è ancora straordinariamente attuale. E' una data che ha restituito la libertà al nostro Paese, ma è anche una giornata nella quale è giusto ricordare quanti per quella stessa libertà hanno sacrificato la loro vita". Perché gli ideali che hanno animato chi ha combattuto per la libertà siano gli insegnamenti che possano ispirare le nuove generazioni.

Anche Silvio Berlusconi ha scritto un messaggio su Twitter, per la festa della Liberazione, che è stato l'inizio dopo il quale l'Italia ha cominciato a guardare al futuro.

Matteo Renzi, invece festeggerà il 25 aprile a Firenze, augurandosi "che sia giornata di riflessione, di memoria e di festa. Senza polemiche". Di polemiche però ce ne sono state, questa mattina, quando il corteo Anpi, associazione nazionale dei partigiani italiani, che aveva organizzato un corteo per le vie della Capitale, non ha visto la partecipazione della comunità ebraica.

A scatenare la polemica è stata la notizia che la delegazione palestinese avrebbe partecipato al corteo, sfilando con le proprie bandiere, simboli estranei a quelli della Liberazione.

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