Cronache

Melegatti, dipendenti ancora in piazza

Ieri mattina i dipendenti della Melegatti hanno partecipato ad una manifestazione davanti al municipio di San Giovanni Lupatoto organizzata da un gruppo di consiglieri comunali d'opposizione a sostegno di quanti rischiano il posto di lavoro. Al sit-in non hanno, però, aderito i sindacati Cgil-Cisl-Uil che hanno declinato l'invito

Melegatti, dipendenti ancora in piazza

Melegatti lavoro, diritti e dignità” è la scritta apparsa su uno striscione esposto davanti al municipio di San Giovanni Lupatoto, località in provincia di Verona, dai lavoratori della storica azienda dolciaria dichiarata fallita lo scorso 29 maggio.

Ieri mattina i dipendenti hanno partecipato ad una manifestazione, organizzata da un gruppo di consiglieri comunali d'opposizione, a sostegno di chi rischia il posto di lavoro.

“La seconda procedura per la vendita all'asta ha fatto scendere a 13 milioni e mezzo di euro la base d'asta e viene espressamente indicato che saranno avviate le procedure di licenziamento collettivo dei dipendenti, attualmente in Cassa integrazione straordinaria” , ha dichiarato Massimo Giarola, consigliere comunale d'opposizione e promotore del sit-in.

“Quindi, questa iniziativa vuole tenere alta l'attenzione perché ci sono 50 famiglie che vivono giornate drammatiche, oltre a quelle dei lavoratori dell'indotto, che non sono pochi” ha, inoltre, aggiunto l’esponente politico.

Anche il sindaco di San Giovanni Lupatoto, Attilio Gastaldello, ha voluto mostrare vicinanza e solidarietà ai lavoratori: “Qualsiasi iniziativa a salvaguardia dei posti di lavoro è appoggiata dall'amministrazione comunale. Il problema dei lavoratori di Melegatti è molto sentito. Ma c'è preoccupazione anche per l'azienda, perché non ci sia uno smembramento e un mero interessamento al marchio”.

Con un pizzico di orgoglio, il primo cittadino ha concluso sostenendo che “azienda significa tradizione, storia, qualità ma anche e soprattutto lavoro”. Al sit-in, invece, non hanno aderito i sindacati Cgil-Cisl-Uil che hanno declinato l'invito alla partecipazione.

L'impresa oggi è al centro di una intricata battaglia per il suo salvataggio. Il prossimo 17 settembre, infatti, è fissato al Tribunale di Verona il termine per presentare le offerte per rilevare l'azienda.

Il bando prevede l'acquisizione in blocco sia dello stabilimento di San Giovanni Lupatoto che di quello per dolci continuativi della Nuova Marelli, situato a San Martino Buon Albergo in provincia di Verona.

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