Cronache

Messico, paura per i napoletani scomparsi: "Trovati 5 cadaveri smembrati"

Raffaele Russo, suo figlio Antonio e il nipote Vincenzo Cimmino hanno fatto perdere le proprie tracce lo scorso 31 gennaio

Raffaele Russo, Antonio Russo, Vincenzo Cimmino
Raffaele Russo, Antonio Russo, Vincenzo Cimmino

Sono ore d'angoscia per i familiari dei tre mapoletani scomparsi lo scorso 31 gennaio in Messico. La polizia locale ha infatti trovato cinque cadaveri smembrati e si teme possano essere loro.

Raffaele Russo, suo figlio Antonio e il nipote Vincenzo Cimmino hanno fatto perdere le proprie tracce lo scorso 31 gennaio. I tre sono scomparsi in Messico, nello stato di Jalico, al centro del Paese. Per la loro sparizione sono stati arrestati quattro poliziotti, accusati di averli venduti a un gruppo criminale.

Come riportano i media locali, circa quarantott'ore fa le forze dell'ordine locali hanno diffuso una notizia che non fa ben sperare: il ritrovamento di cinque cadaveri smembrati, abbandonati dentro buste di plastica dentro un Suv rosso parcheggiato a bordo di un sentiero di campagna nei dintorni di Chilapa, nello stato messicano di Guerrero, nel Sudest del paese.

L'avvocato che assiste i familiari dei tre napoletani ha immediatamente avviato le procedure per l'esame del Dna ma la polizia scientifica del posto ha già fatto sapere che, a causa della condizione dei corpi, sarà molto difficile riuscire a identificarli.

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