Cronache

Mestre, violenta rissa tra rom e residenti

L’episodio si è concluso col ricovero di una donna in ospedale, colpita da una bottiglia che l’ha ferita alla testa. La situazione al Circus diventa sempre più invivibile

Mestre, violenta rissa tra rom e residenti

Mestre, violenti scontri con protagonisti un gruppo di rom che vive al Circus ed i parenti di una ragazza di Marghera, che era stata aggredita da questi ultimi alcune sere prima; la situazione è stata riportata alla normalità con gran fatica da parte delle forze dell’ordine intervenute.

È ormai notte quando alcuni residenti, allarmati da grida, minacce e colpi di bastone a porte e finestre, chiamano polizia e carabinieri: l’indirizzo indicato non è una novità per gli agenti, già intervenuti altre volte per sedare risse scoppiate in zona tra i rom ed altri residenti.

La settimana scorsa dei rom avevano infatti sfondato la porta di un’abitazione e aggredito chi si trovava all’interno: l’accusa rivolta alla proprietaria era quella di aver ripreso verbalmente alcuni ragazzi rom che si erano resi protagonisti di schiamazzi e violenze ai danni di altri giovani del Circus. Non paghi, qualche giorno dopo avevano picchiato la stessa donna, mentre stava rincasando da sola.

Nella notte di giovedì i parenti della vittima, tutti residenti a Marghera (Mestre), si sarebbero riuniti in forze per farsi giustizia: davanti al palazzo sarebbe quindi scattata una caccia all’uomo ed una violenta rissa con decine di persone coinvolte, armate anche di bastoni e bottiglie. Solo l’arrivo di quattro pattuglie, tra Polizia e Carabinieri, ha potuto riportare l’ordine nel palazzo; tuttavia nessuno dei coinvolti ha voluto spiegare le reali ragioni che hanno portato al disordine.

I partecipanti alla rissa hanno riportato contusioni ed escoriazioni, mentre è andata peggio ad una donna, ferita alla testa da un colpo di bottiglia: per lei il ricovero in Ospedale dove è stata trattenuta sotto osservazione dai medici.

In base alla diagnosi gli investigatori decideranno se procedere d’ufficio oppure attendere un’eventuale denuncia: solo nel caso in cui le lesioni non fossero gravi la donna potrebbe scegliere se denunciare o meno l’aggressore.

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