Cronache

Migranti, la rabbia dei cittadini: "A Ventimiglia rischio sanitario"

"Caro sindaco, ripristina l'ordinanza che vieta la somministrazione di cibo e bevande ai migranti per strada, per mettere fine a questo spettacolo indegno e vergognoso, per la città e per gli stessi stranieri". A parlare sono gli abitanti di Ventimiglia

Migranti, la rabbia dei cittadini: "A Ventimiglia rischio sanitario"

Ventimiglia - "Caro sindaco, ripristina l'ordinanza che vieta la somministrazione di cibo e bevande ai migranti per strada, per mettere fine a questo spettacolo indegno e vergognoso, per la città e per gli stessi stranieri". A parlare sono gli abitanti di Ventimiglia che hanno aderito al Comitato "Dalla nostra parte", che lotta per ridare dignità a una città violentata ormai da tre anni dall'emergenza umanitaria dei migranti bloccati al confine, perché le autorità francesi ne impediscono il transito oltre frontiera. I residenti hanno così voluto lanciare un messaggio ben preciso al primo cittadino, Enrico Ioculano (Pd), elencando una serie di richieste. "Chiediamo, inoltre, come già sottolineato al Prefetto, che il Parco Roja, definiti i numeri ben precisi di accoglienza, rimanga l'unica struttura esistente per alleggerire i flussi degli immigrati che intendono raggiungere la Francia, e attrezzarla per accogliere gli eventuali minori - avvertono gli abitanti -. Un'ulteriore strategia per far respirare la nostra città, forse l'unica, è quella di bloccare i flussi degli irregolari che tentano di raggiungere il confine, in particolare sui treni. E' solo una questione di volontà politica, dimostrazione è il blocco degli sbarchi in Sicilia per il G7 di Taormina". Oggi alla Caritas sono transitati circa trecento stranieri, un po' meno rispetto agli oltre quattrocento di ieri, ma c'è da tenere presente anche l'ampliamento di cinquanta posti del centro di accoglienza del Parco Roja. La nuovo emergenza, adesso, riguarda i minori e le famiglie. Molti ragazzi, infatti, dormono sul greto del fiume in condizioni disumane; mentre le famiglie sono ospiti della chiesa delle Gianchette, anche se il sindaco vorrebbe chiudere la parrocchia, per quanto concerne l'accoglienza, spostando tutti al centro, per il quale è in previsione un ampliamento. I tempo, tuttavia, non si conoscono, l'estate avanza e c'è il rischio che l'emergenza assuma toni preoccupanti. "Anche a Ventimiglia oggi ci sono gravi rischi igienico-sanitari per i cittadini, visto l'arrivo di temperature più calde e gli equilibri sociali che sono sempre più tesi - concludono gi abitanti -.

Aspettiamo per la prossima settimana la composizione del 'tavolo' con prefetto, questore, sindaco e associazioni impegnate nell'accoglienza, sempre che qualcuno non tema questo confronto".

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