Cronache

Milanese di 65 anni muore in Kenya. Forse aggredito da un ippopotamo


L’uomo stava facendo jogging sulla riva di un fiume, sport che particava quotidianamente

Milanese di 65 anni muore in Kenya. Forse aggredito da un ippopotamo

Un milanese di 65 anni, Renato Bettini, è stato rinvenuto ormai morto ieri, 17 febbraio, in Kenya, sulle sponde del fiume Sabaki, poco distante da Malindi. La Farnesina, che ha confermato oggi la terribile notizia, è ora in stretto contatto con i familiari per poter dare loro aiuto e assistenza. E’ inoltre in continuo contatto con l’ambasciata italiana a Nairobi, per cercare di capire esattamente cosa sia accaduto. L’uomo, pensionato originario di Milano, secondo alcuni testimoni, sembra amasse molto iniziare la giornata praticando una corsa lungo le rive del fiume. Il 65enne infatti è stato trovato con indosso dei pantaloncini, una maglietta e delle scarpe da ginnastica. Questo abbigliamento fa pensare che anche ieri abbia deciso di andare a fare jogging.

Le ferite molto profonde rinvenute sull’addome della vittima potrebbero con ogni probabilità essere state causate da un ippopotamo, animale di cui il fiume è ricco. Pochi immaginano che proprio questo animale possa essere considerato uno dei più feroci sulla faccia della Terra, addirittura più di coccodrilli e leoni. L’ippopotamo è molto geloso del suo ambiente ed è portato a difenderlo attaccando chiunque violi il suo spazio vitale. Gli uomini spesso tendono a sottovalutare la sua ferocia. E’ anche un animale particolarmente veloce nonostante il suo peso tutt’altro che leggero, può raggiungere anche una velocità di 50 chilometri orari.

Solo nel 2018 in Africa, in particolare in Kenya, sono stati registrati circa una trentina di decessi dovuti all’attacco improvviso di ippopotami. Nel mese di agosto sono stati sei e tutti sul lago Naivasha. Non è facile riuscire a scorgere questo animale quando è immerso nell’acqua e quando ci si accorge della sua presenza, a volte può essere troppo tardi.

Nei prossimi giorni la Farnesina probabilmente si occuperà delle pratiche burocratiche per il rientro in Italia della salma.

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