Cronache

Milano, aggrediti sanitari dell’ospedale: fermati marocchini

I due facinorosi, in evidente stato di alterazione psico-fisica, sono stati fermati dall’arrivo sul luogo dei Carabinieri. Insorge il sindacato, che chiede maggiore sicurezza per gli operatori sanitari

Milano, aggrediti sanitari dell’ospedale: fermati marocchini

Ennesimo episodio di violenza all’interno di un Pronto Soccorso, stavolta verificatosi nella struttura dell’ospedale Bassini a Cinisello Balsamo (Milano).

L’aggressione si è verificata nella mattinata di ieri intorno alle 6:30. Due marocchini, in condizioni visibilmente alterate, si sono scagliati contro il personale sanitario di turno, in tutto cinque persone tra infermieri e medici. Immediata la chiamata alle forze dell’ordine, che hanno provveduto a fermare i due facinorosi, denunciati per minacce e aggressione a pubblico ufficiale, lesioni personali ed interruzione di pubblico servizio.

Secondo le ricostruzioni dei Carabinieri, la coppia, un uomo di 26 anni ed una donna di 21, sarebbe arrivata al Pronto Soccorso dell’ospedale in ambulanza, in seguito ad un episodio di aggressione ancora tutto da verificare. I due, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, senza attendere il proprio turno, hanno fatto irruzione all’interno della zona dedicata alle visite, ed hanno aggredito il personale sanitario con spinte e calci.

Gli operatori hanno fortunatamente riportato lesioni di lieve entità, con pochi giorni di prognosi.

Non si tratta del primo episodio di questo tipo, ragion per cui il sindacato “Fials” ha contattato i vertici dell’ospedale per richiedere con forza garanzie di sicurezza per chi lavora all’interno della struttura. Come riportato da “NordMilano24”, il portavoce Vincenzo De Martino chiede che finalmente venga impiegata una guardia giurata 24 ore su 24 nei Pronto Soccorso degli ospedali.

“Come organizzazione sindacale non siamo più disposti ad accettare questa situazione già da subito chiederemo l’intervento di Regione Lombardia , Prefetto e organi istituzionali preposti”, conclude la nota.

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