Cronache

Milano, fermato il marito della donna trovata sgozzata in casa

Il marito della donna uccisa a Milano ieri pomeriggio ha confessato in mattinata l'omicidio dopo un lungo interrogatorio

Milano, fermato il marito della donna trovata sgozzata in casa

È stato sottoposto a stato di fermo Luigi Messina, il marito di Rosanna Belvisi, la donna trovata morta nella sua abitazione di via Coronelli 11 della zona Lorenteggio di Milano.

La donna 50enne, che lavorava attualmente all'Inps, aveva chiamato la polizia lo scorso 11 novembre per una lite verbale avuta con il marito mentre lui aveva già a carico una vecchia denuncia per oltraggio e resistenza.

Alle 15.06 della domenica pomeriggio Messina ha chiamato il 112 e con una voce affannata ha dichiarato di aver trovato la moglie sgozzata in casa. All'arrivo della pattuglia l'uomo ha iniziato a dire frasi confuse raccontando di essere uscito subito dopo pranzo: "Dopo pranzo sono uscito per una passeggiata. Sono passato in pasticceria per mangiare un babà. Sono rientrato e ho trovato mia moglie come la vedete ora".

La donna è stata ritrovata con molti tagli sul corpo e sulle braccia, una ferita profonda alla gola, mentre sulle mani dell'uomo compariva una ferita alla mano, un taglio fresco. I vicini parlano di molte liti e urla tra i due coniugi mentre Messina ha passato la serata in questura e dopo un lungo interrogatorio in cui erano emerse alcune contraddizioni ha confessato l'omicidio in mattinata.

Le ha inflitto 23 coltellate alal gola, dopo è uscito e ha gettato l'arma, il coltello, a circa un chilometro da casa. L'uomo ha riferito che l'uccisione è avvenuta a seguito di una lite: secondo la sua versione lei lo ha provocato manifestandosi gelosa nei confronti di una donna con cui l'uomo aveva avuto una relazione da cui era nato un figlio.

"Come al solito ha iniziato a rinfacciarmi la mia vecchia storia", ha raccontato Messina al pm Ruta e alla Mobile, messo a verbale. "Ricordo che in quel momento avevo appena preso il coltello in cucina perchè volevo sbucciare un'arancia. Ma la discussione è andata avanti e ricordo solo di essermi trovato in camera da letto con il coltello in mano; all'ennesima offesa nei miei confronti e nei confronti di mio figlio ho perso le staffe e ho cominciato a colpirla ripetutamente". Erano le 11 di ieri mattina.

Dopo il delitto l'uomo ha giocato alle slot machine, ha fatto la spesa, ha comprato dei dolci in pasticceria e ha parlato con alcune persone della zona per costruirsi un alibi. La figlia della coppia, che doveva sposarsi il 2 febbraio, si trovava in Svizzera per una vacanza con il fidanzato.

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