Cronache

Milano: fermato il "rapinatore seriale" di super e mini market

Fondamentali il software KeyCrime usato dalla Divisione Anticrimine e i filmati delle telecamere di sorveglianza

Milano: fermato il "rapinatore seriale" di super e mini market

Nel mirino aveva super market e mini market gestiti da bengalesi. Il copione era sempre lo stesso: entrava nei punti vendita a volto scoperto, puntava un coltello alla vittima, si faceva consegnare l’incasso e scappava a bordo di una Smart bianca.

Ma dopo quattro colpi messi a segno e uno tentato tra fine agosto e inizio settembre in diverse zone di Milano - rapine estremamente pericolose considerato il rischio di colluttazione con i gestori - il “rapinatore seriale”, un uomo di 33 anni di origini campane, è stato fermato.

Gli agenti del Commissariato di Quarto Oggiaro della Questura milanese con il contributo degli investigatori dell’Ufficio statistiche e analisi criminale della Divisione anticrimine hanno sottoposto il giovane a fermo di Polizia Giudiziaria.

Il trentatreenne, privo di precedenti penali, agiva sempre allo stesso modo, da solo, senza curarsi di nascondere il volto e senza esitare di puntare una lama a brevissima distanza dalle sue vittime per sottrarre i guadagni che andavano da poche decine di euro fino ad un massimo di 300. Poi si dava alla fuga sempre con la medesima automobile.

I diversi episodi sono stati collegati tra loro dagli operatori della Divisione anticrimine che utilizzando e implementando il software KeyCrime con i dati ricavati dalla visione dei filmati ed incrociando i dati delle telecamere di videosorveglianza sono riusciti ad identificarlo.

A questo punto è scattata l’attività operativa del Commissariato di Quarto Oggiaro. Gli agenti hanno tempestivamente rintracciato l’uomo e hanno perquisito sia la sua abitazione, dove hanno trovato gli indumenti indossati nelle rapine, sia l’autovettura.

Tra l’altro, in una occasione, uno dei gestori aveva inseguito il malvivente fino alla macchina e, colpendola con un pugno, aveva mandato in frantumi un finestrino. I poliziotti hanno rinvenuto la Smart con il vetro aggiustato, ma all’interno dell’abitacolo il giovane aveva lasciato sia la ricevuta della sostituzione sia il coltello che usava per commettere i reati.

Al termine degli accertamenti di rito l’uomo è stato associato al carcere di San Vittore, a disposizione dell’Autorità giudiziaria per rispondere di rapina aggravata continuata.

Commenti