Cronache

Milano, la Prima della Scala senza politici. E la Boschi entra dal retro

Imponenti misure di sicurezza. Assenti molti esponenti della politica. È uno schiaffo a Milano. Ma Sala minimizza

Milano, la Prima della Scala senza politici. E la Boschi entra dal retro

La stagione del Teatro alla Scala apre tra le proteste dei centri sociali e l'assenza delle cariche più alte dello Stato. Non pervenuti il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il primo ministro, Paolo Gentiloni. Anche Pietro Grasso, presidente del Senato, liquida all'ultimo l'evento senza fornire una spiegazione adeguata.

GLI ASSENTI

La Prima della Scala è probabilmente uno degli eventi più attesi dell'anno. Sicuramente a livello culturale. E se fino a pochi anni fa nessun personaggio politico e dello spettacolo avrebbe mai solo pensato di non presentarsi, quest'anno sembra invece una gara a chi decide di rimanere a casa. L'ultimo a disertare l'"Andrea Chénier" di Umberto Giordano, dopo Mattarella e Gentiloni, è il presidente del Senato, Pietro Grasso. A commentare l'assenza interviene il sovraintendente del Teatro alla Scala. "Facciamo l'opera per gli amanti dell'opera. Tutto il resto diventa secondario - ha commentato Alexander Pereira - Ha deciso di non venire più. Mi dispiace". Sul fatto che il palco sia particolarmente sguarnito il sovrintendente ricorda che "anche l'anno scorso il palco era così. Perchè era appena caduto il governo". Qualche politico però c'è: il governatore lombardo Roberto Maroni, il sindaco di Milano Beppe Sala accompagnato dalla compagna Chiara Bazoli, il sottosegretario alla presidenza del consiglio Maria Elena Boschi che, riporta il Corriere della Sera, decide di entrare in Teatro dal retro per evitare i fotografi, il ministro per la coesione territoriale Claudio De Vincenti, il commissario europeo alla Cultura Tibor Navracsics e il ministro della Cultura Dario Franceschini che ha commentato le assenze dicendo: "Ogni sette dicembre tutto il mondo guarda Milano e l'Italia, tutti i riflettori sono accesi". Minimizza invece il primo cittadino: "Capitiamo in un periodo che dal punto di vista politico è delicato, in questo momento è particolarmente delicato. Ho sentito tutti, si sono scusati, ma va bene così è una festa milanese".

I PRESENTI

Diversamente dai politici, i personaggi dello spettacolo non hanno perso l'occasione per sfoggiare look unici e assistere a un evento così importante. Natasha Stefanenko è arrivata fasciata in un lungo abito rosso, così come Lavinia Biagiotti, Margherita Buy e Daniela Weisser de Sosa, la moglie del sovraintendente Pereira. Tra chi non è voluto mancare anche il ballerino Roberto Bolle, la danzatrice Carla Fracci, lo chef Carlo Cracco, il presidente di Anac Raffaele Cantone, il questore Marcello Cardona, l'ex ministro Corrado Passera, l'assessore alla Cultura Filippo Del Corno, l'ex presidente del consiglio Mario Monti.

LE PROTESTE

Una tradizione che sembra accompagnare ogni anno la Prima sono le proteste all'esterno del Teatro. Proprio per questo, le misure di sicurezza messe in campo sono massicce. Circa 900 uomini delle forze dell'ordine sono stati schierati per garantire il sereno svolgimento del giorno di Sant'Ambrogio e la zona intorno al teatro è stata completamente transennata. A ogni varco sono posizionati uomini con metal detector per controllare chiunque debba entrare. Un gruppo di ragazzi del comitato inquilini e del centro sociale Il Cantiere si è posizionato davanti Palazzo Marino per manifestare il proprio dissenzo. "La prima della Scala non può trasformarsi ogni anno nella sfilata del lusso per pochissimi", ha spiegato una rappresentante degli antagonisti che hanno appeso striscioni con la scritta "people before profit" e allestito una "baracca occupata". Attacchi anche al presidente Donal Trump e alle sue scelte strategiche in Medioriente. La Palestina "deve essere libera, Gerusalemme non è la capitale di Israele", è uno degli slogan. Le proteste non hanno comunque provocato danni.

Undici minuti di applausi

Undici minuti di applausi hanno reso omaggio all'opera 'Andrea Chenier' di Umberto Giordano diretta dal maestro Riccardo Chailly con la regia di Mario Martone che questa sera ha dato il via alla stagione del Teatro alla Scala di Milano. Ma anche qualche "buuu" quando sono usciti tutti gli artisti insieme, in particolare Martone e Yusif. Nel complesso comunque un successo, per la compagnia, il teatro e l'opera di Umberto Giordano che dal Piermarini mancava da 32 anni.

Applausi per il soprano Anna Netrebko alla sua terza inaugurazione scaligera, che stavolta ha diviso il palcoscenico con il marito Yusif.

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