Cronache

Una moglie di troppo, professionista bigamo a processo

Un 50enne napoletano va in vacanza e si sposa, prima a Santo Domingo e poi in Marocco. "Tradito" dall'ufficiale di stato civile del Comune

Una moglie di troppo, professionista bigamo a processo

Dopo aver vissuto una vita da scapolone d’oro, un professionista 50enne della costiera sorrentina ha capito l’importanza di metter su una famiglia, di farsi una moglie dopo anni da single. E ha avvertito talmente tanto quest’esigenza da farsene addirittura due. E ora si trova sotto processo per bigamia.

La storia arriva da Vico Equense, in provincia di Napoli. Ed è stata portata alla luce da uno zelante ufficiale di stato civile che s’è visto recapitare in Comune – a distanza di pochi mesi l’uno dall’altro – le documentazioni di matrimonio proveniente la prima da Santo Domingo e la seconda dal Marocco. Il marito, sempre lo stesso: il 50enne vicano, “colpevole” di essersi innamorato di due splendide more e di aver deciso di sposarle, entrambe, alla fine delle vacanze trascorse prima ai Caraibi e l’anno dopo (chiaramente senza l’ingombrante presenza della prima moglie) in Nord Africa.

Per finalizzare, anche burocraticamente, le unioni dell’uomo, i consolati hanno spedito all’ufficio anagrafe del Comune di residenza gli incartamenti, gli atti originali dei documenti matrimoniali. Solo che in Italia sposarsi contemporaneamente con due persone non si può e, anzi, nascondere al partner il fatto di avere già una moglie può addirittura costituire un’aggravante. E così è iniziato il processo, nelle aule del tribunale di Torre Annunziata.

Non è questo, certamente il primo caso, in Italia, di bigamia. Dove, anzi, il fenomeno è più vivo che mai e spesso è dovuto a dinamiche culturali e sociali.

Dalle aule di giustizia dovrà emergere la verità.

E si saprà se la storia, dal sapore cinematografico, di Vico Equense è più simile al “Bigamo” interpretato da Marcello Mastroianni, ingiustamente accusato di aver impalmato due donne o se quella del 50enne napoletano è più vicina alla storia del controllore ferroviario Vittorio Coppa interpretato da Lando Buzzanca in “Professione bigamo” che aveva sposato una donna per ciascuno dei suoi “porti”, una a Roma e l’altra a Monaco in Germania.

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