Cronache

Il mondo della "coppia dell'acido" tra passioni malate, vendette e scambi di persona

Stefano Savi, lo studente universitario aggredito con l'acido, ha confermato di aver passato una serata nella discoteca milanese "Divina", dove i suoi aguzzini cercavano qualcun altro

Nella foto l'imputato Alexander Boettcher al processo
Nella foto l'imputato Alexander Boettcher al processo

Una storia di amori malati, potere e ricatti. In tutto questo mondo distorto si fondono le vili aggressioni seriali con l'acido. Stefano Savi, lo studente universitario aggredito con l'acido nella notte tra l'1 e il 2 novembre scorso, è stato sentito ieri come testimone nell'inchiesta a carico di Martina Levato, Alexander Boettcher, la cosiddetta "coppia dell'acido" e del presunto complice Andrea Magnani. Ma l'atrocità di quel gesto non può essere perdonata. "I dolori da acido sono una tortura atroce, devastante, l’ustione continua a corrodere per settimane e non si può fare niente per fermarla. Non auguro a nessuno di vedere un figlio soffrire così". Lo racconta Alberto Savi, padre di Stefano, prima vittima della serie di aggressioni del trio criminale.

Proprio il ragazzo, ieri davanti ai pm, ha confermato di aver passato una serata nella discoteca milanese "Divina" a metà ottobre. Periodo in cui la cosiddetta coppia diabolica avrebbe fatto una sorta di sopralluogo alla ricerca del fotografo Giuliano Carparelli, molto somigliante a Savi. Savi, infatti, sarebbe stato aggredito per uno scambio di persona, mentre il vero obiettivo era Carparelli, che qualche giorno dopo, il 15 novembre, riuscì a schivare il lancio dell'acido. Allo studente universitario della Bicocca sono state fatte vedere dagli inquirenti alcune fotografie, anche di Alexander, Martina e Magnani, ma il ragazzo non ha potuto riconoscere nessuno come la persona che gli lanciò l'acido. Come aveva già spiegato quando era stato sentito subito dopo l'aggressione, infatti, Savi ha raccontato che quella notte un uomo è uscito fuori da una siepe, mentre lui stava per entrare in casa in via Quarto Cagnino, e gli ha tirato l'acido in faccia e lui non ha potuto vedere la faccia dell'aggressore, anche perchè aveva il volto coperto. L'unica cosa certa, secondo Savi, è che l'aggressore fosse un uomo.

Martina e Alexander, insomma, lo hanno scambiato per Giuliano Carparelli, fotografo di 25 anni finito nel mirino della coppia (e a sua volta aggredito in una successiva imboscata) per aver avuto un rapporto sessuale con la bocconiana in una nota discoteca milanese. I due sono stati arrestati dopo aver aggredito il 22enne Pietro Barbini, ex fiamma di Martina ai tempi del liceo, la sera del 28 dicembre in Via Giulio Carcano, periferia Sud di Milano. Dalle indagini è emerso che anche l'aggressione del 15 novembre porta la loro firma.

Agguato che non andò a buon fine perché la vittima, Giuliano Carparelli, riuscì schivare il liquido corrosivo proteggendosi con un ombrello.

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