Cronache

Monza, si fingono uomini d'affari ebrei e truffano un mercante d'arte

Un mercante d'arte italiano ha denunciato di essere stato truffato a Monza da due sedicenti facoltosi uomini d'affari di origine ebrea. Le opere rubate valgono 27 milioni di euro

Monza, si fingono uomini d'affari ebrei e truffano un mercante d'arte

Truffato e durabato di due quadi, un Rembrandt e un Renoir. Un colpo dal valore di 27 milioni di euro subito da un mercante d'arte, italiano ma residente all'estero.

Una truffa milionaria

L'affare, finito poi in una truffa colossale, si sarebbe svolto con due sedicenti facoltosi uomini d'affari di origine ebrea. Dopo diversi contatti preliminari, il mercante ha preso fiducia e ha quindi deciso di chiudere la transazione. Così ha preso appuntamento con quei due uomini d'affari che apparivano persone di cui fidarsi e ha portato le due opere nel luogo indicato dai "compratori": un appartamento a Monza affitato per l'occasione. In un momento di disattenzione però le opere sono state rubate e i due compratori sono spariti con i dipinti.

La dinamica dei fatti non è chiara, come riferito da IlGiorno. Molti i dettagli da chiarire, a secondo quanto raccontato dalla vittima, durante l'incontro conclusivo, i due truffatori sarebbero fuggiti con le due costosissime opere d'arte.

Ora sulla vicenda indagano carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza.

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