Cronache

Nadia, la poliziotta che ha fermato il ladro: "L'ho placcato e buttato a terra"

L'agente Nadia Verga, in servizio a Cremona, ha fermato un ex pugile rumeno di 30 anni mentre stava rubando la bicicletta a una signora. Per l'agente alcuni giorni di prognosi, per il ladro processo per direttissima

Nadia, la poliziotta che ha fermato il ladro: "L'ho placcato e buttato a terra"

Per lei non è stato un gesto eroico, ma un semplice atto di senso civico. Ma quello che ha fatto Nadia Verga, agente di polizia originaria della Sicilia e in servizio a Cremona, è qualcosa che in molti si ricorderanno. E probabilmente anche lei.

Sono le 20:30 di una serata qualsiasi di fine primavera.- Nadia è a un aperitivo con la sorella e la nipote di 20 mesi quando sente delle grida provenire da lontano "Aiuto! Al ladro". Nadia non ci pensa due volte, il senso della divisa rimane anche se non è in servizio. Scatta verso il luogo da dove hanno origine le urla e vede un uomo di circa 30 anni dalla stazza imponente mentre tenta di rapinare una signora.

La poliziotta ha raccontato al Corriere della Sera gli attimi della colluttazione e dell'arresto: "Mentre fuggiva in bici l’ho bloccato tenendolo fermo con il braccio, poi mi sono qualificata come poliziotta. Lui ha riprovato a fuggire. Non ci ho più visto: ho lasciato la bambina a mia sorella, gli ho afferrato la maglietta fino a strappargliela e l’ho placcato buttandolo a terra. Lui mi ha spintonata con violenza, procurandomi alcune lesioni al braccio, al polso e al torace. Era un uomo di una certa stazza, ma io avevo un solo obiettivo: fermarlo".

E Nadia ci è riuscita, pur con alcune lesioni per le quali è stata portata al pronto soccorso, per fortuna non gravi. "Sono finita in ospedale. Me la sono cavata con dieci giorni di prognosi e con l’agitazione che mi è servita a ripensare a quello che avevo fatto: io, da sola contro tutti".

Il rapinatore è un rumeno di 30 anni con numerosi precedenti penali e un passato da pugile. Non un uomo tenero, a giudicare anche da come ha reagito all'azione del'agente. E che dimostra anche una volta l'importanza del gesto della poliziotta. Una volta questura l’uomo ha anche rotto un vetro della sala delle volanti per la rabbia fino al processo per direttissima.

"Stanno dicendo che ho compiuto un gesto eroico, di certo se tornassi indietro lo rifarei, per me è stato un atto normale, la prova di un senso civico che tutti dovrebbero avere. E mi piace pensare che in molti, non solo agenti ma anche comuni cittadini, al mio posto si sarebbero comportati come me". Questo il commento di Nadia.

Una storia che ricorda il valore dei nostri poliziotti, donne e uomini, impegnati continuamente (anche fuori servizio) nella tutela dei nostri diritti.

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