Cronache

Napoli, fermato agente polizia penitenziaria: dava droga in carcere

L’agente è stato trovato in possesso di dosi preconfezionate di droga, mentre stava entrando nel carcere di Poggioreale; in casa altre dosi e un telefonino identico ad altri sequestrati ad alcuni detenuti

Napoli, fermato agente polizia penitenziaria: dava droga in carcere

Scattano le manette, a Napoli, ai polsi di un agente di polizia penitenziaria, trovato in possesso di sostanze stupefacenti suddivise in dosi.

Il fermo si è verificato proprio dinanzi all’ingresso della struttura penitenziaria di Poggioreale, nella quale, probabilmente, l’uomo stava cercando di introdurre della droga destinata ai detenuti. Dopo l’arresto in flagranza di reato, è stata disposta una perquisizione all’interno dell’appartamento in cui vive l’agente. Qui, oltre ad altre dosi preconfezionate di sostanze stupefacenti, è stato sequestrato anche un modello di microtelefonino, in tutto simile a quelli rinvenuti all’interno di alcune celle del medesimo carcere. Evidentemente un sistema per comunicare, anche al di fuori delle pareti della struttura detentiva napoletana

La denuncia dell’avvenimento increscioso è stata fatta dal segretario del sindacato di polizia penitenziaria (Sappe), Donato Capece, che ha commentato con amarezza sulle pagine de “Il Mattino”. “Chi si è reso responsabile del reato di possesso di un ingente quantitativo di droga che stava tentando di introdurre in carcere a Poggioreale subirà le giuste conseguenze sia sotto il profilo penale e disciplinare perché hanno tradito lo Stato e la fiducia di tutti i colleghi. La polizia penitenziaria è in prima linea per eliminare le mele marce”.

Gli fanno eco anche le parole del segretario regionale del Sappe Emilio Fattorello, che non nasconde la grande “amarezza che questo grave fatto ha determinato tra i colleghi di Napoli, che si sono sentiti traditi. Tanto più che il collega arrestato risulta essere dirigente sindacale di una Sigla del Corpo e quindi a lui alcuni colleghi si sono rivolti nel tempo per chiarimenti e consigli sui servizi”.

Proseguono, ovviamente, le indagini sulla vicenda, anche se pare abbastanza chiara la dinamica del crimine e le responsabilità oggettive.

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