Cronache

Napoli, il suq della "monnezza" sotto la Porta del XV secolo

Dopo lo sgombero eseguito circa una settimana fa, nella zona di Porta Nolana ritornano i venditori abusivi di merce riciclata dalla spazzatura, rubata o contraffatta

Napoli, il suq della "monnezza" sotto la Porta del XV secolo

Erano stati sgomberati appena una settimana fa. Le forze di polizia ci avevano impiegato una giornata intera per ripristinare legalità e decoro urbano in un’area, quella di Porta Nolana, a Napoli, assediata da venditori abusivi di spazzatura. Ma tutto è ritornato come prima: un suq illegale di “monnezza” sotto una Porta del quindicesimo secolo, all’ingresso della città amministrata dal sindaco Luigi De Magistris. Gli improvvisati mercanti sono ritornati ad occupare i marciapiedi. E non hanno cambiato abitudini: se ne appropriano fino a quando non decidono di chiudere la baracca, rendendoli impraticabili a passanti e residenti. Su tovagliette sozze stese a terra (quando ci sono), espongono materiale recuperato dall’immondizia, ma anche oggetti provento di furto e merce contraffatta. I residenti sono esausti. Da tempo chiedono alle istituzioni di intervenire, di prendere provvedimenti, per la sicurezza, ma anche perché la sporcizia che producono quelle attività illegali rende pessime le condizioni igienico-sanitarie del posto.

La settimana scorsa, polizia di stato, carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale intervennero per servizi di controllo specifici su quegli ambulanti abusivi, che sono in maggioranza stranieri. Solo la polizia municipale si servì - sulla base di quanto comunicarono con una nota ufficiale - di 34 uomini con 6 autoradio, 4 motociclisti e due carri gru, con ulteriore ausilio della Napoli Park, di auto-compattatori, autocarri dell’Asia e di mezzi tecnici per tagli di catene e paletti abusivi. In via Marvasi, Via Carmignani, via Di Lorenzo, via Di Bella e via Mignogna sequestrarono circa 20 quintali di merce prelevata dalla spazzatura per essere messa in vendita, oltre a due camion pieni di materassi, tavolini, sedie, suppellettili che venivano utilizzati per fare il “mercato”. Furono rimosse cinque auto abbandonate che erano diventate ricettacolo di rifiuti, un motorino abbandonato e decine di paletti e catene abusive che servivano a preservare spazi sul suolo pubblico. Uno sforzo che a nulla è valso.

Gianni Rinaldi è un giornalista che lavora in zona e ha pubblicato sui social l’ennesimo video che documenta lo stato di degrado in cui sono ripiombate di nuovo quelle strade, a distanza di pochi giorni dallo sgombero degli abusivi. Sulla situazione dell'area di Porta Nolana ha così commentato: “E’ illegale e indecente quello che vediamo nel cuore di Napoli, ed è accettato come fosse un ammortizzatore sociale da inutili ideologie che non sanno nulla della reale accoglienza. L'accoglienza o si fa oppure è inutile riempirsi la bocca e poi consentire questo scempio sociale. Essere accoglienti vuol dire dare risposte solidali, integrare, educare e non lasciar fare quello che si vuole. L'accoglienza non è un porto franco di immunità a discapito di chi segue le regole. Così non li aiutiamo, ma aiutiamo solo l'odio. Serve una progettualità seria su come integrarli. Sta scoppiando una bomba sociale”.

Come Gianni la pensa buona parte dei residenti, persone stanche di dover vivere in quelle condizioni disumane e di sentirsi prigioniere a casa loro.

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