Nasce a Roma "La casa delle Luci": una grande famiglia oltre le disabilità

La casa delle Luci nasce per dare felicità ed autonomia ai ragazzi con disabilità fisica e mentale che si esprimono con la lingua dei segni. Si propone di essere una nuova realtà per accompagnare le persone disabili durante quel momento delicato che è il passaggio all’età adulta, avvicinandoli ad una dimensione nuova e parallela a quella della famiglia.

Una casa vera e propria, riparo amorevole e sicuro, luogo di ritrovo ma anche di scambio e condivisione, di scoperta e crescita, che sia anche una rete, fatta di persone e soprattutto di affetti, capace di supportare i momenti di vulnerabilità delle persone che la vivranno. Le attività e gli spazi della casa sono pensati esclusivamente per i ragazzi, cercando di creare un porto sicuro dove poter far crescere speranze ed emozioni nel percorso di una vita serena al di là di ogni barriera.

La casa delle Luci ci si propone anche di offrire programmi specifici rivolti all’intero nucleo familiare, genitori e fratelli, con l’obiettivo di offrire un valido sostegno.

Chi è e cosa fa "la casa delle Luci"

Sarà la casa delle Luci, quelle sprigionate dai ragazzi e dalle ragazze che la abiteranno, che la vivranno per trovare la forza e l’energia positiva di vivere, nella condivisione e nella consapevolezza di poter vincere i propri limiti, stimolati e supportati da persone che sapranno accoglierli.

Un progetto che nasce per dare felicità ed autonomia ai ragazzi disabili che si esprimono con la lingua dei segni (LIS). Una nuova realtà che si propone di accompagnare i ragazzi portatori di handicap nel passaggio all'età adulta avvicinandoli ad una dimensione nuova e parallela a quella della famiglia. Con l’obiettivo di rendere loro e le loro famiglie preparate ad una vita di gruppo tra i ragazzi, aiutati da operatori qualificati.

La casa delle Luci è la prima organizzazione in Italia a svolgere questa attività nei confronti dei ragazzi disabili che utilizzano la lingua dei segni.

Quest’ultima, ancora troppo poco utilizzata in Italia, consente a persone che non riescono a parlare di comunicare i loro desideri ed i loro sentimenti.