Cronache

Nella Capitale una Pasqua blindata. Occhi puntati su basiliche e movida

La città divisa in settori, presidiati tutti gli obiettivi sensibili

Nella Capitale una Pasqua blindata. Occhi puntati su basiliche e movida

Roma come un puzzle. Polizia e carabinieri controllano, tassello dopo tassello, ogni strada, ogni quartiere, tenendo sotto la lente d'ingrandimento Colosseo, Fori Imperiali, San Pietro e le quattro basiliche maggiori, oltre ai luoghi d'aggregazione e quelli cari alla movida. Gli arresti scattati degli ultimi giorni in ambienti collegati all'Isis hanno fatto salire il livello d'attenzione in città in vista delle festività pasquali. «Il quadro che abbiamo è cambiato - ha sottolineato il ministro dell'Interno Marco Minniti -. Da almeno quattro, cinque mesi, in Rete, è ripresa con forza la propaganda dell'Isis, che invita a guardare Roma come obiettivo fortemente simbolico della campagna del terrore».

Questura e Comando Provinciale dei Carabinieri, in vista degli appuntamenti che vedranno protagonisti Papa Francesco e tutta la cristianità, hanno messo a punto un piano di prevenzione imponente. Il questore Guido Marino ha disposto l'impiego fino a lunedì prossimo, di 10.000 uomini h 24, per garantire sia la sicurezza ordinaria sia quella straordinaria, legata ai sette eventi presieduti da Bergoglio, per i quali sono attesi migliaia di pellegrini. Misure particolari, da parte di carabinieri e polizia, soprattutto per la Via Crucis al Colosseo e per la Santa Messa pasquale. Per entrambi è prevista una doppia area di sicurezza e varchi controllati dai metal detector. Sorvegliata speciale, poi, la «green zone», dove le forze dell'ordine saranno supportate da un reticolo di telecamere di videosorveglianza che conta oltre un centinaio di apparati. «Non abbiamo ricevuto minacce concrete, nessuna progettualità - spiega Fabio Berrilli, dirigente della Direzione Centrale Polizia di Prevenzione - ma alziamo la guardia perché la propaganda Isis cita in continuazione l'Italia, il Vaticano e il Santo Padre».

Il livello di allerta è massimo anche per l'Arma, che metterà in campo migliaia di uomini per il controllo del territorio, con lo scopo anche di fungere da deterrente, e potenzierà le pattuglie nelle aree degli appuntamenti religiosi, che saranno «bonificate» prima di ogni raduno. Un dispositivo imponente che potrà contare anche su squadre operative di supporto, le unità specializzate antiterrorismo della «linea mobile», che andranno ad integrare le pattuglie del Comando Provinciale di Roma e le Aliquote di Primo intervento (API).

Infine scenderanno in campo esperti nella ricerca di esplosivi, artificieri e unità cinofile.

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