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La nemesi bianconera: condannati dall'arbitro

La nemesi bianconera: condannati dall'arbitro

Il Chiello che fa l'inequivocabile gesto della mazzetta. La rabbia di capitan Buffon e gli strali contro l'arbitro, un inglese incompetente la cui alterigia ha impedito alla migliore Juventus negli ultimi anni, unica squadra ad avere realizzato tre reti al Bernabeu, di giocarsela fino alla fine, come da nostro motto.

Che il Real goda di protezioni dalle alte sfere è cosa nota. Che gli arbitri ne soffrano la pressione psicologica altrettanto. Basterebbe chiedere al Bayern che fu derubato in modo altrettanto clamoroso. Agli straordinari ragazzi di Max Allegri già una volta riuscì l'impresa di rimandare i blancos a casa, due sarebbe stato davvero troppo.

Mandrie di anti juventini vivono così la loro giornata di gloria, tra sfottò (legittimi, nel calcio ci sta) e sentimento di compassione. Voi, ci dicono, abituati a trattamenti di favore in patria, ora mandate giù una delle più grandi delusioni della vostra vita. Con una differenza però: noi non piangiamo, noi non riscriviamo la storia del calcio nei tribunali, noi non partecipiamo a indegne gazzarre dell'Italietta televisiva. Noi siamo Andrea Agnelli, la sua classe e intelligenza nello spiegare che non solo la Juve, ma tutto il calcio italiano esce sconfitto da questa sfida, penalizzato a monte dalle designazioni arbitrali proprio perché a capo dell'organizzazione c'è un tal Collina, che definirlo oscuro è usare un eufemismo.

Uscire a testa alta dalla Champions mi fa incazzare di brutto, proprio come non avere tenuto il vantaggio due anni fa a Monaco per un marchiano errore difensivo. Mercoledì abbiamo pagato l'unica leggerezza in una partita perfetta, pur resistendo al secondo arbitraggio demenziale in pochi giorni e alle continue provocazioni di CR7, grandissimo calciatore, piccolo uomo, simulatore e teatrante.

In questo dramma sportivo mi porto dietro due certezze. Il prossimo anno comunque ci riproveremo e l'anno dopo pure, magari con altre facce ma con la stessa grinta e cattiveria. E domenica per Juve-Samp lo Stadium sarà una bolgia traboccante affetto e onore per questa squadra leggendaria, a pochi minuti dall'ennesima impresa.

Gli altri, ancora una volta, staranno a guardare, come sempre.

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