Cronache

New York, scoperto un lago sotto l’Atlantico

Un lago lungo 350 chilometri e largo 120 è stato scoperto sotto l’Oceano Atlantico, in corrispondenza del continente settentrionale americano

New York, scoperto un lago sotto l’Atlantico

Un team della Columbia University e della Woods Hole Oceanographic Institution ha fatto una scoperta straordinaria, riportata su Nature Scientific Reports. Davanti alla parte settentrionale del continente americano, dal Massachusetts fino al New Jersey e New York, si estende un lago lungo 350 chilometri e largo 120. Questo lago si trova sotto l’Oceano Atlantico, tra i 182 metri e i 365. L’eccezionalità della scoperta sta nella presenza di acqua dolce sotto il mare. Business Insider segnala, infatti, che nel lago vi sia una parte di sale per mille. Il lago potrebbe essere molto più grande delle stime fatte dagli studiosi, tanto da poter competere con l’Ogallalla Aquifer, il bacino d’acqua situato tra Sud Dakota e Texas che viene usato per irrigare un sesto della produzione mondiale di grano.

Questo bacino, purtroppo, si sta prosciugando velocemente e il nuovo lago scoperto in corrispondenza di New York, Connecticut e Rhode Island potrebbe rappresentare la salvezza per i futuri raccolti. Business Insidersottolinea il problema della scarsità d’acqua sul nostro pianeta: le Nazioni Unite hanno calcolato che 700 milioni di persone non hanno acqua potabile ed entro il 2050 più di 1,8 miliardi di persone si ritroveranno a vivere in luoghi in cui i livelli delle acque sotterranee saranno quasi azzerati. Per questo motivo la presenza del lago sotto il mare è una scoperta di grande importanza. Gli scienziati sospettavano della sua esistenza già dal 1970. All’epoca le compagnie petrolifere alla ricerca dell’oro nero avevano trovato dell’acqua dolce, ma si pensò a dei casi isolati. Nel 2015 i ricercatori intrapresero un esperimento per capire se sotto il pavimento oceanico vi fosse davvero una consistente riserva di acqua dolce. Utilizzarono allo scopo degli strumenti in grado di rilevare i campi elettromagnetici sotto il fondale, attraverso la conduttività dei materiali.

Il sale è un buon conduttore, ma il segnale emesso dalla strumentazione era quasi assente, dunque l’acqua doveva essere dolce. Come è stato possibile che un lago si formasse sotto il fondale marino? Gli scienziati hanno due teorie: l’acqua potrebbe filtrare dalla terra, raggiungendo il deposito. Oppure il liquido risalirebbe all’ultima glaciazione, avvenuta tra 15 e 20mila anni fa. Quando i ghiacci si sciolsero, i fiumi formati dalla massa d’acqua fecero aumentare il livello dell’oceano, insinuandosi al di sotto delle placche continentali. A quel punto l’acqua dolce rimase intrappolata nel lago in formazione. È possibile persino che entrambe le ipotesi siano corrette: un bacino di acqua fossile che si rinnova con l’apporto di nuovo liquido. Esistono laghi simili in Cina, in Sudafrica e in Australia, ma per accedervi bisogna usare trivelle simili a quelle usate per la perforazione e l’estrazione del petrolio.

Inutile dire che i costi sono proibitivi: Businesss Insider parla di ben 4 milioni di dollari per un’operazione del genere.

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