Cronache

"Niente carne ai bimbi poveri", bufera sulla scuola di Gallarate

La giunta di centrosinistra pubblica un bando che prevede due menu differenti a seconda delle disponibilità economiche delle famiglie

"Niente carne ai bimbi poveri", bufera sulla scuola di Gallarate

La scena sembra tratta da Oliver Twist: i figli dei ricchi mangiano un pasto abbondante, completo di secondo e contorno, mentre ai bimbi poveri è riservato un pranzo "semplificato", privo di due portate.

La storia, raccontata da La Prealpina, non arriva però dalla Londra Vittoriana, ma da Gallarate, nel Varesotto, dove la giunta di centrosinistra guidata da Edoardo Guenzani ha pubblicato sul sito del Comune un bando di gara che introduce i due menu differenziati, per più e meno abbienti.

Il quotidiano varesino ha raccolto la dichiarazione dell'assessore gallaratese alla Pubblica Istruzione, Sebastiano Nicosia: "Molte famiglie fanno fatica a pagare le rette. Non è una nostra percezione, bensì un problema manifestato. Quindi, ci sarà anche un menù a un costo minore".

Nicosia spiega poi che più di una famiglia, tra quelle in difficoltà economiche, aveva chiesto di esonerare i propri figli dal servizio di refezione: "Purtroppo, però, - spiega l'assessore - è un obbligo, come un'ora di lezione. Non si può dare l'autorizzazione a saltarla."

Di qui l'idea di introdurre due menu - e due costi - differenti, per venire incontro "alle esigenze sia della scuola sia dei nuclei famigliari che possono spendere meno. D'altronde è un esperimento".

Fino al 10 ottobre è aperto il termine per presentare le proprie candidature, poi si conoscerà il nome del vincitore dell'appalto, che interessa la refezione per la mensa di materne, elementari e medie, e scadrà solo nel 2019.

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