Cronache

Nokia e Blackberry giganti in crisi

L'azienda finlandese che era il primo produttore mondiale di telefoni cellulari e i canadesi che avevano inventato il concetto di smartphone stanno perdendo il treno del mercato

Nokia e Blackberry  giganti in crisi

Nokia e Blackberry giganti in crisi. L'azienda finlandese era il primo produttore mondiale di telefoni cellulari e i canadesi che avevano inventato il concetto di smartphone hanno perso stanno perdendo il treno del mercato. Le quote di mercato di Nokia sono scese nell'ultimo trimestre al 19,5% dal 25% dell'anno precedente. L'ex supergigante della telefonia cellulare ha dovuto lasciare il primo posto nella classifica dei produttori ai coreani di Samsung che ora hanno il 20%. E anche Rim, la società produttrice del Blackberry, ossia il primo device che ha permesso davvero l'uso della posta elettronica in mobilità, sta perdendo colpi. Le sue quote di mercato sono scivolate al 6% dal 12% dell'anno precedente. Nel frattempo Apple, Samsung e tutta la galassia di produttori (da Huawei a Htc passando per Lg) che ruota attorno al sistema operativo per cellulari Android, elaborato da Google, stanno guadagnando quote di mercato con bilanci, sopratutto per Apple e Samsung, particolarmente floridi.

Cosa è successo dunque? Nel caso dell'industria non si può parlare di sfortuna ma della capacità di saper innovare, spesso «copiando» rapidamente da chi ha fatto la cosa giusta. E Google con Android è stata lestissima a replicare iOS, cioè il sistema operativo degli iPhone di Apple, compreso il complesso ecosistema di applicazioni che lo circonda.

Mentre Samsung ha trovato nell'iPhone di Apple più di un motivo di ispirazione per la sua linea di smartphone di grande successo, Galaxy. Nokia e Blackberry sono rimaste a guardare arroccandosi nei difetti del loro sistema operativo. Avete mai provato a passare il contenuto (agenda, foto, musica) da un Blackberry a un altro telefono? No? Peccato perchè l'esperienza è elettrizzante. Rim ha fatto di tutto per rendere l'operazione difficile, nella speranza di trattenere i clienti. Il sistema più «semplice» è quello di copiere tutto il contenuto del Blackberry su un foglio excel e poi copiarlo sul nuovo cellulare. Quanto a Musica e foto si possono passare tramite un collegamento Bluetooth, piuttosto lento e possibile i file non sono molti. Ci sono però anche altri problemi che fanno di Blackberry uno smartphone scomodo. Il collegamento alla posta aziendale infatti è impossibile se non pagando un fee supplettivo per il server targato Rim. E quindi, persino le aziende telefoniche hanno tolto i Blackberry come telefoni aziendali per non pagarle. Quanto all'ex regina del settore, Nokia, l'avvento degli schermi touch ha messo in crisi il suo sistema operativo Symbian, che non è fatto per essere «toccato», anche se l'aggiornamento «Belle» l'ha reso più adatto all'idea di smartphone ma non certo vincente.

Basta guardare le quote di mercato dei sistemi operativi per smartphone per rendersene conto: Android nel primo trimestre 2012 ha ottenuto il 59%, iOS di Apple il 23% e Symbian solo il 6,8%.

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